Conte firma il nuovo Dpcm, ecco che cosa non si può fare da domenica

La line è la stessa, dura, e i contenuti sembrano un copia e incolla del precdedente. Ma il nuovo Dpcm, firmato dal premier Conte, che entrerà in vigore domani sabato 16 gennaio, oltre a confermare la stretta su aperture e spostamenti e a inasprire i parametri della classificazione cromatica, concede qualche allentamento.

Come l’agognata zona bianca che, per chi raggiunge i 50 positivi per 100mila abitanti, segna il ritorno alla normalità o l’apertura contingentata e solo nei giorni feriali dei musei in zona gialla e la ripartenza delle crociere di navi italiane. Anche per chi arriva dall’Ue non servirà più la quarantena, ma basterà un tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti. Niente da fare, invece, fino al 5 marzo, per gli arrivi da Gran Bretagna e Irlanda. Ecco in 10 punti le nuove misure introdotte a cornice dal decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri e firmato da Conte.

1. Spostamenti tra Regioni

Gli spostamenti tra tutte le regioni sono bloccati fino al 15 febbraio, anche per quelle in zona gialla. Tra le deroghe i consueti motivi di necessità, lavoro, salute. Non si potrà fare visita ai genitori residenti in un’altra regione, a meno che non siano soli e non autoautosufficienti. Ma anche in questo caso si potrà spostare solo una persona, portando con sè eventuali figli minorenni.

2. Scuola

Sulla riapertura delle scuole superiori, che il Dpcm prevede da lunedì (tranne in zona rossa) con presenza dal 50 al 75 per cento, ogni regione continuerà a poter adottare ordinanze più restrittive. Si valuta anche il ritorno in aula nelle università. Visite ad amici e familiari consentite una volta al giorno (solo all’interno del comune in zona arancione o rossa), in due persone con minori di 14 anni.

3. Ricongiungimenti

Il ricongiungimento con il partner è previsto tra le cause di necessità e va giustificato con autocertificazione e consentito solo nell’abitazione che la coppia normalmente condivide e non, ad esempio, in una seconda casa fuori regione. Come è sempre consentito il ritorno al proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per chi si trova altrove.

4. Seconde case

Chi è in zona rossa non potrà andarci, perché ci si può muovere solo per lavoro, salute o necessità. Chi è in zona arancione può raggiungere la seconda casa solo se questa si trova all’interno dello stesso comune, chi è in zona gialla o chi riuscirà a entrare in zona bianca potrà andare ma, almeno fino al 15 febbraio, solo all’interno dei confini regionali.

5. Visite in casa

È consentito ricevere a casa propria non più di due persone, eventualmente con bambini minori di 14 anni o con disabili a carico, una sola volta al giorno. Ci si potrà spostare in non più di due persone per andare a trovare amici o familiari in un’abitazione privata. Se si è in zona arancione o rossa solo all’interno del proprio comune, in zona gialla o bianca invece ci si potrà muovere all’interno della regione.

6. Bar e ristoranti

Nelle zone rosse e arancioni i locali non saranno aperti al pubblico. Nelle regioni che rimarranno in giallo, invece, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie saranno aperti fino alle 18 con l’obbligo di non più di 4 persone per tavolo. Nelle zone bianche potranno riaprire anche a cena.

7. Cibo d’asporto

Vietata per i bar la vendita di bevande da asporto dopo le 18. Ristoranti, pizzerie, paninerie possono continuare a vendere cibo fino alle 22. La lista degli esercizi, con i rispettivi codici Ateco, che potranno continuare a vendere con l’asporto sarà allegata al Dpcm. Sempre consentita, invece, la consegna a domicilio.

8. Musei

I musei riapriranno solo nelle zone gialle e nelle zone bianche, ma soltanto durante i giorni feriali e con un meccanismo di prenotazione che consentirà di contingentare le visite e rispettare il distanziamento. Non ci saranno mostre aperte, ma si visiteranno solo le esposizioni permanenti. Nelle zone arancioni e rosse invece i musei rimarranno ancora chiusi. Cinema e teatri chiusi ovunque.

9. Sport

Gli impianti di risalita rimarranno ancora chiusi e dunque non sarà possibile praticare lo sci a meno che non si faccia fondo in solitaria. Restano ancora chiuse palestre e piscine. Praticabili, invece, gli sport all’aperto ma sempre osservando la distanza di sicurezza di almeno due metri, anche se si corre o si va in bicicletta o si fa ginnastica in uno spazio aperto. Proibiti gli sport di squadra o di contatto.

10. Negozi

Negozi, parrucchieri, centri estetici e parrucchieri sono aperti in zona gialla e in zona arancione (in questo caso non i centri estetici), mentre in zona rossa potranno aprire solo quelli di generi alimentari e di servizio (tabaccai).