Conclave, torna la “maledizione di maggio”: la data fa paura al Vaticano

Con la solenne apertura del Conclave oggi, 7 maggio 2025, la Chiesa Cattolica si appresta a vivere un momento cruciale, carico di spiritualità, attesa e, perché no, di suggestioni storiche. Tra queste, una in particolare ha catturato l’attenzione di studiosi e fedeli: la cosiddetta “maledizione di maggio”.

Nella lunga storia del papato, infatti, solo 24 pontefici sono stati eletti nel mese di maggio. L’ultimo risale a ben 256 anni fa, nel 1769, quando i cardinali scelsero Clemente XIV. Da allora, un silenzio ininterrotto ha avvolto questo mese primaverile, rendendo il Conclave 2025 un evento ancora più carico di significato.

Una lunga pausa dal XVIII secolo

La storia della Chiesa sembra aver riservato una pausa prolungata alle elezioni papali nel mese di maggio. Prima di Clemente XIV, un altro gruppo di 23 pontefici avevano assunto l’incarico proprio in questo periodo dell’anno. Tra questi, nomi illustri come San Marcello I, eletto il 27 maggio 308, Gregorio XIII, Paolo V, Benedetto XIII e San Paolo I. Per secoli, l’elezione di un Papa a maggio era tutt’altro che rara, ma da quasi tre secoli questa tradizione sembra essersi interrotta.

L’8 maggio: una data simbolo?

La coincidenza si fa ancora più intrigante: tra i Papi di maggio, due iniziarono il loro pontificato l’8 del mese. Eugenio II nell’824 e Innocenzo XIII nel 1721. Ebbene, proprio l’8 maggio 2025 potrebbe essere un giorno chiave per l’esito del Conclave, con la speranza di vedere la fumata bianca. Sarà un semplice caso, una coincidenza o un segno del destino?

Il Conclave 2025: attesa e speranza

L’apertura del Conclave il 7 maggio ha rievocato un altro momento storico: nel 1342, Clemente VI fu eletto proprio in questa data. Oggi, come allora, il mondo volge lo sguardo a San Pietro, in attesa della fumata bianca che annuncerà il successore di Papa Francesco.

Migliaia di fedeli sono già in piazza, pronti a condividere questo momento storico. I segnali dal comignolo della Cappella Sistina, con le loro fumate nere o bianche, terranno tutti con il fiato sospeso, con occhi puntati al cielo ogni giorno alle 19.30. La chimica della scelta, affidata alla combustione delle schede elettorali, determinerà il futuro della Chiesa.

La storia si ripeterà?

Dopo 256 anni, il Conclave 2025 ci offre la possibilità di assistere a un evento eccezionale: l’elezione di un nuovo Papa nel mese di maggio. La “maledizione” sarà spezzata? Forse lo scopriremo già domani. L’attesa è palpabile, la speranza è viva. Il mondo guarda a Roma, in attesa del nome del nuovo pontefice che guiderà la Chiesa nel futuro.

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