Conclave, in arrivo la fumata più importante. Ecco cosa succede con la terza
Ieri, 7 maggio, come ufficializzato nei giorni addietro, è iniziato il Conclave. I 133 porporati , aventi diritto di voto, si sono riuniti, nella Cappella Sistina, isolati dal resto del mondo, per provare a giungere ad un solo nome, quello del pontefice, successore dell’amato Papa Francesco, deceduto il 21 aprile.
Quello che è partito ieri, ad onor di cronaca, è l’undicesimo Conclave dall’inizio del Novecento e i dieci che lo precedono sono stati tutti molto brevi, compresi tra i due e i cinque giorni, per cui l’attesa è stata relativamente poca, rispetto ai secoli precedenti.
L’elezione di Papa Francesco, ad esempio, arrivò dopo soli due giorni di Conclave e, dopo la terza fumata, Papa Bergoglio si affacciò su una piazza San Pietro, gremita di fedeli, che lo accolsero festanti. Le emozioni, le lacrime, le urla di contentezza presero il sopravvento e nessuno può dimenticare quei momenti.
Del resto, come si potrebbe scordare il primo discorso di Francesco? Intanto cresce l’attesa per l’elezione del nuovo papa, ossia di colui che guiderà la Chiesa in un momento storico, economico e sociale davvero molto delicato, dove, gioco forza, il capo dell’ecclesia non potrà non interagire con le altre istituzioni, in cui preme la questione pace.
Sta per arrivare la terza fumata, quella più importante ma cosa succede con essa?
Sia Papa Francesco che Giovanni Paolo I, furono eletti papi alla terza fumata che si rivelò per loro decisiva. Cresce l’attesa, dunque, per la terza fumata di stasera, che potrebbe portare al nome del successore di Bergoglio, ossia potrebbe annunciare chi sarà il nuovo pontefice, con i suoi fumi bianchi che segnerebbero l’inizio del 267esimo pontificato.
Dopo i due scrutini di stamane e dopo le fumate nere, oggi pomeriggio, dopo le 17.30, ci sarà una fumata solo in caso di elezione, altrimenti bisognerà aspettare dopo le 19 di oggi. Intanto, però, pare che manchino davvero una manciata di ore per scoprire chi sarà il nuovo Pontefice.
Hanno riempito di gioia tutti noi, le parole di Giovanni Battista Re, che ha dichiarato: “Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all’inizio del Conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi”.
Giovanni Battista Re ha sottolineato che il nuovo Papa “prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico ma sotto l’aspetto spirituale abbiamo notato un po’ un ‘dimenticare Dio’”.
I cardinali, dopo aver terminato la seconda e la terza votazione di questa mattina, sono tornati a Casa Santa Marta per pranzare. Alle15.45 partiranno di nuovo verso il Palazzo apostolico, ritirandosi, alle 16.30, nella Cappella Sistina, con altre due votazioni. Ricordiamo che servono 89 voti per eleggere il nuovo Pontefice. Le parole del Cardinale Giovanni Battista Re ci fanno ben sperare che entro stasera, la fumata dal comignolo sarà bianca , quindi gli occhi di tutto il mondo sono puntati su di esso. I fedeli non ci stanno più nella pelle e, con loro, i religiosi di tutto il globo. Chi sarà il nuovo papa? I sondaggi continuano e tre italiani sono in cima.