Compensazione Vitalizia Dopo Vaccino: 700 Euro al Mese per una Donna di La Spezia
La Spezia – Un silenzioso dramma segna la vita di una sessantenne spezzina, che nel 2021 ha subito gravi effetti collaterali a seguito della vaccinazione con AstraZeneca. Dopo un’estenuante battaglia legale, la donna ha ottenuto un risarcimento mensile di 700 euro, un riconoscimento del danno subito a causa del vaccino.
Era l’aprile del 2021 quando la donna ricevette la dose di AstraZeneca. Dieci giorni dopo l’iniezione, la sua vita cambiò radicalmente. I primi sintomi, drammatici e inaspettati, si manifestarono con emorragie dalle orecchie e dal naso, seguite dalla comparsa di macchie cutanee sulle gambe. La corsa al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia fu immediata. Qui, la diagnosi: una grave riduzione delle piastrine, identificata come piastrinopenia autoimmune. I medici attribuirono questa condizione, cronica e irreversibile, al vaccino AstraZeneca.

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Da quel momento, la vita della sessantenne è stata scandita da un calvario medico. Visite mediche frequenti, trattamenti farmacologici e un monitoraggio costante sono diventati la sua quotidianità. Una condizione che il vaccino, concepito per proteggere, ha invece innescato.
Fortunatamente, la donna non si è arresa. Ha deciso di far valere i propri diritti, avviando una causa legale contro AstraZeneca. La sua determinazione è stata premiata dal tribunale, che ha riconosciuto il diritto a un risarcimento di 700 euro al mese. Un verdetto che, seppur parziale, rappresenta un importante segnale di giustizia.
“Questo caso dimostra che, sebbene i vaccini siano cruciali, possono verificarsi effetti collaterali gravi per alcuni individui. Questo risarcimento è un riconoscimento delle difficoltà affrontate dalla donna”, ha commentato l’avvocato Andrea Frau, che ha rappresentato la donna in tribunale.
Il risarcimento, tuttavia, non può cancellare il danno subito. La piastrinopenia autoimmune è una condizione irreversibile, che condiziona pesantemente la vita della donna. Il timore delle conseguenze, la necessità di cure costanti e la consapevolezza di una malattia legata a un atto che avrebbe dovuto proteggerla, segnano profondamente la sua esistenza.