“Coalizione”, “Sei inaffidabile”. Volano gli stracci tra Renzi e il Pd

“È stata Italia viva a uscire dal governo sbattendo la porta, nel modo più irresponsabile e nel momento più sbagliato”. Matteo Renzi e il Partito democratico sono ai ferri corti.

Se ora il leader di Italia Viva propone una coalizione con al centro proprio il partito guidato da Nicola Zingaretti, al Nazareno non sono più disposti a dialogare con lui. “È inaffidabile – lo accusano – cerca la crisi per un suo disegno politico”.

Il sogno di una coalizione

Sicuro che senza i voti di Italia Viva il premier Giuseppe Conte non ce la possa fare, Renzi propone in una intervista al Corriere della Sera di formare una coalizione con al centro il Partito democratico. Per nulla pentito di aver rotto con il governo, non nasconde di desiderare “un progetto, una visione, una strategia. La chiediamo da mesi: se finalmente gli altri ci sono, ci trovano preparati. Basta polemiche, parliamo di sanità, di giovani, di futuro. Torniamo alla politica”. Più facile a dirsi che a farsi. Anche perché sembra che il Partito democratico abbia definitivamente chiuso la porta in faccia a leader di Italia Viva. Insomma, un matrimonio non di amore ma di interesse, con marito e moglie che convivono per interessi comuni. Altrimenti ecco subentrare il centrodestra, pronto a prendersi il Paese.

L’inaffidabilità di Renzi

Nel Pd non sembranopiù disposti a seguire Renzi. Basti pensare alle parole del dem Goffredo Bettini che, in una intervista al Corriere della Sera, ha sottolineato come prima della conferenza stampa di Renzi vi fosse uno spazio grande per un confronto concreto e sereno. Ma il leader di Iv ha voluto comunque staccare la spina e creare la crisi. Da qui un secco “no” ad una possibile riapertura del Pd nei confronti dell’ex rottamatore. “Ma siamo seri – spiega al Corsera – che credibilità possono avere dopo una rottura così grave, accompagnata dalla soddisfazione che egli dimostra anche in queste ore per le difficoltà nelle quali ci ha cacciato?”. Inaffidabile quindi, come già lo stesso Zingaretti aveva definito Renzi. E a dimostrare la sua inaffidabilità sarebbe stata proprio la storia.

Anche Graziano Delrio, capogruppo dem alla Camera ha ragionato in una intervista alla Stampa sul fatto che le elezioni sarebbero una sciagura, ma che non sono disposti a evitarle sommando i loro voti alla destra. Delrio ormai ha detto di non sentire quasi più Renzi, ma di aver cercato di dirgli che la sua scelta avrebbe causato difficoltà enorme. Avrebbe magari potuto ritirare le ministre continuando però a garantire l’appoggio esterno. Secondo Delrio, che per anni è stato molto vicino al rottamatore, “ora ricucire è molto difficile”. Da medico non usa la parola impossibile, qualsiasi ferita ha bisogno di tempo per rimarginarsi. E qui non si tratta di una semplice sbucciatura, ma di un taglio ben più profondo. Non è quindi adesso il tempo per parlare di ricostruire una coalizione a quattro. Insomma, un riavvicinamento tra Renzi e il Partito democratico in questo momento sembra ben lontano.

Il clima in Italia Viva

Nonostante le chiusure del Pd, al quartier generale ostentano tranquillità. In una intervista al Messaggero Maria Elena Boschi si è dimostrata molto sicura, anche perché, a suo dire, le cose starebbero andando meglio del previsto. Per nulla preoccupata dal fatto che un deputato di Italia Viva, Vito de Filippo, abbia annunciato in serata un ritorno al Pd. Ci sta, da entrambe le parti. Ma i 18 senatori di Italia Viva sembrano però essere uniti e sicuri della loro scelta, facendo così diventare irraggiungibile la quota 161 per la maggioranza. E a complicare la vita a Conte anche l’Udc che ha fatto sapere chiaramente di voler restare con la destra.

Sul fatto che Renzi abbia detto di essere pronto a riprendere il dialogo, la Boschi ha spiegato: “ Abbiamo aperto questa crisi sui soldi alla sanità, sulla visione del Paese, sui posti di lavoro. Non sui sottosegretari. Se la maggioranza vuole parlare di questi temi, noi ci siamo come abbiamo sempre detto. Devono fermarsi nella loro vana caccia ai responsabili e tornare a confrontarsi sulle proposte che abbiamo fatto”. La presidente ha inoltre sottolineato che il governo non ha però dato risposte chiare e ha anzi scritto un Recovery plan per nulla all’altezza della situazione. Inutili infine i tentativi di chi vorrebbe dividere le strade parlamentari di Iv da quella del loro leader perché, come sottolineato dalla Boschi: “Noi siamo una squadra di persone libere e coraggiose”. E di questo si è detta orgogliosa come non mai, perché circondata da persone come Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto.