Ciccio e Tore, la notizia poco fa sulla mamma Rosa
Ha cominciato nuovamente a far parlare di sè la vicenda dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi, ovvero i due bambini di 13 e 11 anni che vennero trovati senza vita in una cisterna nella cosiddetta “casa delle cento stanze” a Gravina in Puglia, nel barese.
Da quei momenti sono passati ormai tantissimi anni. Era il 5 luglio 2006 quando i due bambini sparirono in circostanze ancora poco chiare, e che vennero trovati nella cisterna solo un anno e mezzo dopo in quanto un altro bambino era caduto accidentalmente proprio nell’immobile abbandonato al centro di Gravina.
In quel frangente i sommozzatori dei Vigili del Fuoco rinvennero altri due corpi identificati poi appunto con quelli di Ciccio e Tore. Da quel momento la famiglia dei due infanti non smette di chiedere giustizia, in quanto secondo loro ci sono dei precisi responsabili per quanto riguarda il decesso dei bambini.
Quell’immobile al centro di Gravina in Puglia era meta di scorribande di ragazzini che erano attratti da quell’aurea di fascino e mistero che quell’edificio ha da sempre. Ma come si sa gli edifici abbandonati possono nascondere tantissime insidie.
Per i genitori di Ciccio e Tore la verità però è un’altra e i due bambini non sarebbero caduti secondo la famiglia per caso all’interno della cisterna. Una vicenda che continua quindi a far parlare nonostante siano passati tanti anni.
La signora Carlucci assieme al resto della famiglia sta cercando di fare giustizia su quanto accaduto ai due fratellini. In queste ore la donna, accompagnata dal suo legale e dalla figlia Filomena Pappalardi, si è recata in Procura a Bari dove ha chiesto che le indagini sul caso vengano riaperte.
L’istanza si rende necessaria in quanto la famiglia avrebbe raccolto moltissimi elementi che potrebbero chiudere la vicenda. A partire da un farmaco ansiolitico trovato proprio nei pressi del luogo del ritrovamento dei corpi di Ciccio e Tore.
Secondo gli inquirenti la caduta di Ciccio e Tore risalirebbe attorno alle 18:30 del 5 luglio 2006, quindi lo stesso giorno della scomparsa. Alcuni testimoni però avrebbero detto alla famiglia di aver visto Ciccio e Tore attorno alle ore 20 di quel giorno. Elementi che devono essere passati al vaglio delle autorità.
“Mi auguro che questa volta il procuratore faccia luce sul caso: i colpevoli ci sono ed è giusto che su Ciccio e Tore venga fatta giustizia. Siamo fiduciosi” – così ha detto la signora Carlucci.
“Ci sono prove davvero scottanti, non come successo in passato. Abbiamo elementi nuovi e nominativi abbastanza pesanti” – queste le parole inoltre della donna, la quale si augura che questa volta le indagini non cadano nuovamente nel dimenticatoio.
Secondo l’avvocato legale della famiglia Pappaladi il farmaco trovato dinanzi al luogo del ritrovamento dei corpi sarebbe uguale a quello assunto da una persona vicina ai due bambini. “I miei figli da soli non sarebbero andati in quel posto sapendo le loro abitudini” – così ha affermato la signora Carlucci.