“Chiudere CasaPound e Forza Nuova”: la priorità di un pugno (chiuso) di deputati di sinistra

 

Roma, 30 ott – L’Italia è in piena emergenza sanitaria ed economica, ma un pugno (chiuso) di parlamentari di sinistra si è prodigato per venire incontro ai cittadini, aiutandoli così ad uscire da una crisi drammatica. No scusate, stavamo fantasticando e questa è una fiaba che forse un giorno racconteremo ai nostri nipotini. Ecco la triste cronaca: cinque parlamentari di sinistra, mentre l’Italia è in piena emergenza sanitaria ed economica, hanno pensato bene di presentare un’interrogazione parlamentare “per chiedere al ministro dell’Interno lo scioglimento di Forza Nuova e di CasaPound”. Proprio così, mentre gli italiani stanno affrontando un’epidemia e migliaia di lavoratori scendono in piazza per manifestare contro il Dpcm del governo, alla Camera dei deputati c’è chi passa il tempo così. Una pensata che la dice lunga sul senso di (ir)realtà della sinistra e che suggella l’acrimonia di certi probi democratici.

Le “urgenze” di cinque deputati allo sbaraglio
Alessandro Fusacchia, deputato eletto con +Europa e ora nel Gruppo Misto, ha comunicato al suo popolo alla riscossa l’iniziativa partorita insieme ai colleghi Lia Quartapelle, Paolo Lattanzio, Erasmo Palazzotto e Rossella Muroni. “Oggi più che mai – ha scritto Fusacchia su Facebook – bisogna difendere la legittimità di manifestare il proprio dissenso nei confronti di misure che sappiamo bene rappresentare un grande sacrificio per tantissime cittadine e cittadini, ma non possiamo accettare che organizzazioni di chiaro stampo fascista infiltrino le manifestazioni pacifiche compiendo atti di guerriglia e violenza”. Posto che da nessuna parte risulta che CasaPound abbia “infiltrato le manifestazioni pacifiche” e che semmai violenze e devastazioni le hanno provocate anarchici e centri sociali, è decisamente imbarazzante appurare che cinque deputati chiedano lo scioglimento di movimenti politici, oltretutto in un momento come questo.

“Esistono tutti i presupposti perché si possa procedere con lo scioglimento di organizzazioni come Forza Nuova e CasaPound, e quanto accaduto nell’ultima settimana ci fornisce un ulteriore spunto per avanzare questa richiesta, diventata indiscutibilmente urgente e prioritaria”, scrive ancora Fusacchia. Ma di quali presupposti parla? Forse intende i suoi ottusi parametri? Fa inoltre accapponare la pelle pensare che davvero sia riuscito a definire questa richiesta “urgente e prioritaria”. Ed è poi sconcertante leggere la chiosa di Fusacchia: “È inaccettabile qualsiasi convivenza politica con gruppi neofascisti che la nostra Costituzione ripudia”. A meno che non si riferisca alla Costituzione della Corea del Nord, sarebbe interessante quale sarebbe l’articolo della Costituzione italiana che secondo Fusacchia ripudia i cosiddetti “gruppi neofascisti”.

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