CHI ERA DON MIMÌ, IL PARROCO DELLA CHIESA DOVE FU TROVATA ELISA CLAPS?

 

Don Mimì,  nome abbreviato di Don Marcello Sabia,  parroco della Chiesa della Santissima Trinità in cui Elisa fu vista proprio  il 12 settembre 1993, giorno di cui di lei si persero le tracce, è  deceduto nel 2008,  quindi prima del ritrovamento dei resti della  studentessa ma attorno alla sia figura ruotano una serie di dubbi che non sono stati, ad oggi, chiariti, indicativi di quanto il caso sia molto complesso.

All’epoca della scomparsa di Elisa,  disse di conoscere a malapena la famiglia di Danilo Restivo, ma questo è stato smentito,  come ha scritto fanpage.it,  dalle parole della madre della Claps, emerse nel podcast di Pablo Trincia “Dove nessuno guarda”. La donna, rimasta orfana dell’amata figlia, ha riportato quello che il parroco le disse: “Non conoscevo Elisa e non conosco Danilo”,  parlando al  passato per Elisa, al presente per Danilo.

Nel giorno in cui Elisa scomparve,  Don Mimì partì per Fiuggi per delle cure termali che aveva prenotato  diverso tempo prima ma il 16 settembre dovette rientrare a Potenza, convocato dalla Questura, cui dichiarò di non conoscere né Elisa né Restivo e fu lo stesso colpevole del femminicidio,  ossia proprio Danilo Restivo,  durante il processo in Gran Bretagna per l’omicidio di Heather Barnett,  a dichiarare di  aver cercato di smettere di tagliare ciocche di capelli alle ragazze ” anche grazie all’aiuto di don Mimì Sabia, al quale  si era confessato”. 

Sulla base di quanto riportato da fanpage,it,  Danilo aveva  le chiavi della Chiesa della Santissima Trinità e  c’è una foto del 18esimo compleanno in cui  è presente Don Mimì. L’avvocato Giuliana Scarpetta, legale della famiglia Claps,  ricordò che entrambi i vescovi che si sono  succeduti nei 17 anni trascorsi dalla scomparsa al ritrovamento dei resti di Elisa nel sottotetto della chiesa, ascoltati come testimoni, hanno  dichiarato che “la chiesa della SS. Trinità era sfuggita al loro controllo per la resistenza del parroco don Mimì Sabia che non ammetteva ingerenze”.

Nell’ appartamento di Don Mimì è stata ritrovata una lettera che il sacerdote avrebbe scritto alla famiglia Claps e mai spedita,  con sopra la  datata 19 settembre 1993, in cui viene lasciato intendere che Elisa si sia allontanata di sua spontanea volontà. Per tutti questi motivi, come riportato da fanpage.it, la figura di questo parrocco è molto controversa e complessa.