Caso Rosanna Aber, morta cadendo dal balcone: le ultime rivelazioni sulla badante 26enne

 

Non è stato un suicidio, Rosanna è stata uccisa. Svolta nelle indagini sul caso della donna di 77 anni, Rosanna Aber, che il 22 aprile del 2022 era volata dal quarto piano della palazzina nel quartiere Colognola di Bergamo morendo sul colpo. Dopo un anno e mezzo di indagini la Squadra mobile della questura di Bergamo ha arrestato la colf della pensionata: è Krystyna Mykhalchuk, 26 anni, di origini ucraine. La donna è accusata di omicidio volontario e indebito utilizzo della carta bancomat della signora Aber.

“Forse qualche sospetto Rosanna lo aveva” racconta a BergamoNews chi la conosceva bene. Ma, aggiungono, “era una donna troppo pacata, troppo poco incline al pettegolezzo” per sostenere un’ipotesi del genere di fronte agli altri. Però ad una vicina la signora confessò: “Non so che fine fanno i miei soldi“. E l’omicidio potrebbe essere stata la rabbiosa reazione della domestica dopo che Rosanna aveva scoperto che le aveva rubato il bancomat e fatto dei prelievi.

rosanna no suicidio omicidio arrestata domestica

L’ipotesi degli inquirenti: la domestica era ludopatica e piena di debiti

Per i magistrati Emanuele Marchisio e Guido Schininà il movente dell’omicidio sono i soldi: Krystyna Mykhalchuk sarebbe stata ludopatica e giocando con le slot avrebbe accumulato molti debiti. Così avrebbe deciso di prelevare quanto le serviva dal bancomat di Rosanna Aber. Il giorno stesso in cui la 77enne è morta risulta un ammanco di 2000 euro sul suo conto corrente. L’ipotesi è che la pensionata abbia scoperto quello che succedeva e la domestica abbia deciso di metterla a tacere per sempre.

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D’altra parte l’ipotesi del suicidio era apparsa fin da subito poco credibile soprattutto a chi conosceva Rosanna. La donna non aveva mai sofferto di crisi depressive, “era una donna solare, equilibrata” nonostante negli ultimi anni avesse dovuto accudire il marito malato. Proprio per avere un aiuto nelle faccende di casa aveva assunto Krystyna: “Mia zia era molto cattolica, andava spesso a messa a San Sisto – ha raccontato il nipote Marco Aber – Era appena scoppiata la guerra in Ucraina e così aveva cercato una donna di quel Paese, come segno di vicinanza”. Mai avrebbe potuto immaginare che quella decisione avrebbe rappresentato la sua condanna.

Poco prima della sua morte Rosanna aveva acquistato un viaggio in un’agenzia. Inoltre sembra che la domestica fosse già stata allontanata in passato da suoi datori di lavori per ammanchi di denaro. Una vicina ha raccontato a BergamoNews: “Quel giorno Rosanna aveva invitato il nipote a pranzo e pochi giorni dopo sarebbe partita per una crociera con la sorella. Era felice di partire di ritrovare un po’ di leggerezza dopo un periodo difficile. L’ultima volta l’ho vista il giorno prima della sua morte, mi disse che voleva lasciare tutto in ordine prima di partire, pensava a sistemare il terrazzo e le sue piantine.

Oltre ad alcune contraddizioni e le testimonianze la domestica è stata incastrata dalle telecamere che l’hanno ripresa davanti allo sportello del bancomat proprio negli orari in cui sono stati registrati i prelievi.