CASO GIULIA E FILIPPO, L’ANNUNCIO DEL CRIMINOLOGO FA GELARE

 

Giulia e Filippo, dove siete? Quante volte, in questi giorni, ce lo siamo chiesti? Ad oggi, non abbiamo una risposta a questo interrogativo e la scomparsa dei due ex fidanzati continua a rappresentare un giallo.  Mentre o familiari di Giulia e Filippo stanno vivendo, da sabato, il peggiore dei loro incubi,   ad esprimersi su questo caso è stato Enrico Genovese, dell’associazione Penelope che segue le famiglie Cecchettin e Turetta.

Le sue parole fanno raggelare. Rilasciata proprio ieri, alla vigilia di giovedì 16 novembre, giorno in cui Giulia avrebbe realizzato il suo sogno, quello di laurearsi, l’esperto ha dichiarato:   “Giulia domani si sarebbe dovuta laureare. Aveva già iniziato un corso a Reggio Emilia e aveva capito che lei stava iniziando ad allontanarsi anche fisicamente. Forse è stato questa la molla di tutto”.

Abbiamo scritto dei cartelli in inglese, tedesco e italiano per invitare le persone che pensano di aver visto i due ragazzi a contattarci e segnalare quello che hanno visto” , ha aggiunto, proseguendo col parlare delle tracce digitali. La ex coppia veneta ha i cellulari staccati dalle 23:00 di sabato ma la ragazza aveva portato con sé il proprio computer per rileggere la tesi.

In proposito ha aggiunto:  “Un nucleo specializzati dei carabinieri  sta cercando di capire se per caso il laptop abbia inviato dati a qualche wi-fi. In questo modo, potrebbero capire dove i due si stanno spostando”.  Intanto,  dopo la pronuncia di queste parole, si è fatta piede un’ipotesi davvero forte, quella che l’auto guidata da Turetta si sia spinta in Austria e moltissimi italiani che stanno seguendo il caso, iniziano a temere il peggio.

Hanno paura che a Giulia sia stata tolta la vita e che Filippo, per questo, si sia spinto oltre i confini italiani. Una fuga in solitaria quella  di Turetta? Cosa è accaduto?  Si teme, tra gli utenti,  che la 22enne non faccia più parte della dimensione terrena. E se così fosse, per quale motivo il suo ex fidanzato, con cui era rimasta in rapporti d’amicizia, avrebbe dovuto commettere un simile reato?