Caso Garlasco, cos’è il Santuario della Bozzola e cosa ci facevano

Stiamo apprendendo tutti le novità che arrivano dal caso Garlasco uno dei casi di cronaca più importanti del nostro Paese che nessuno si sarebbe mai aspettato potesse accadere. Si tratta del delitto della giovanissima Chiara Poggi avvenuto nel 2007.

Da allora le indagini sono andate avanti e hanno portato alla condanna a 16 anni di reclusione Alberto Stasi indiziato come principale colpevole di quanto avvenuto alla Poggi. Ma nelle ultime settimane il caso ha subito un clamoroso ribaltone.

Infatti la Procura di Pavia avrebbe ottenuto ulteriori elementi anche su richiesta degli stessi legali di Stasi che da sempre affermano l’innocenza del loro assistito. Proprio da questi elementi è stato tratto il nome di Andrea Sempio amico del fratello di Chiara Poggi e frequentante la sua abitazione.

Se egli abbia o meno a che fare qualcosa con il delitto nessuno adesso può saperlo con certezza fatto sta che gli inquirenti lo hanno iscritto tra gli indagati con l’ipotesi di reato di delitto in concorso con terze persone o con lo stesso Stasi che come detto però si è dichiarato da sempre innocente.

E non è escluso che possa essersi commesso un errore giudiziario visto che già episodi del genere sono capitati nel nostro Paese. Insomma qualcosa di davvero molto particolare che sta facendo discutere e non poco la pubblica opinione.

Adesso è venuto fuori anche il Santuario della Bozzola vediamo che cosa è che cosa ci facevano dentro visto che potrebbe essere un elemento utile nel delitto di Chiara Poggi.

Il Santuario della Bozzola è un sito religioso molto importante la zona della Lomellina. Qui un latitante avrebbe denunciato uno scandalo relativo a rapporti intimi e cose del genere che si effettuavano all’interno dello stesso centro religioso.

Proprio per questo il Vaticano avrebbe inviato un suo emissario per vedere se quanto affermato dal latitante fosse vero. Il profilo giudiziario di quest’ultimo è ovviamente risaputo da tutti e per questo le sue dichiarazioni secondo gli inquirenti devono essere prese davvero con la massima cautela.

Due uomini avrebbero chiesto 250mila euro in cambio del silenzio. A loro dire sarebbero stati in possesso di una registrazione audio compromettente per l’allora rettore del santuario Don Gregorio Vitali. Ma che cosa c’entra Chiara Poggi con tutto questo?

“È una teoria che nasce dalla mia conoscenza del territorio” afferma Massimo Lovati difensore di Andrea Sempio assieme ad Angela Taccia Secondo il legale è vero che “sono fatti successivi” al delitto di Chiara “ma accadevano anche prima, lo sanno tutti” – afferma ancora il legale.

Una tesi questa sostenuta da giorni dall’avvocato che sicuramente sarà passata in rassegna con le indagini. Tra l’altro lo stesso legale di Stasi aveva parlato di sicari che avrebbero agito per quanto riguarda il delitto di Chiara Poggi e che secondo lui nel delitto sia Sempio che Stasi non c’entrano.

Secondo molti questo era un segreto che non sarebbe dovuto trapelare per nessuna ragione al mondo e quindi visto che Chiara potrebbe aver saputo quanto accadeva lì identro qualcuno l’ha messa a tacere. Vedremo come andrà a finire questa particolare vicenda.

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