“CartaBianca”, Alessandro Orsini lascia tutti senza parole: “Italia fuori dalla Nato”

Cronaca, politica, economia e ambiente: questi i principali temi del programma di informazione quotidiana, CartaBianca, condotto da Bianca Berlinguer. Nella puntata di ieri, 26 Aprile 2022, tra gli ospiti di CartaBianca anche Alessandro Orsini, direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale e professore associato nel dipartimento di Scienze politiche della Luiss. Parlando della guerra in Ucraina, Orsini ha fatto delle dichiarazioni che hanno lasciato il pubblico da casa completamente senza parole. Vediamo insieme che cosa ha detto il professore a riguardo dei rapporto tra Italia e Nato.

“CartaBianca”, Alessandro Orsini lascia tutti senza parole: “Italia fuori dalla Nato”
Ospite a CartaBianca su Rai 3, il professore e sociologo della Luiss Alessandro Orsini ha affermato che secondo lui l’Italia dovrebbe abbandonare la Nato in caso di escalation del conflitto: “Se davvero la Russia dovesse colpire un paese della Nato, l’Italia dovrebbe dichiarare la neutralità e, se le circostanze internazionali costringessero a tanto, dovrebbe avviare il processo di fuoriuscita dalla Nato”. Questa secondo il professor Alessandro Orsini dovrebbe essere la posizione che l’Italia dovrebbe assumere se la Russia, nella guerra con l’Ucraina, dovesse colpire un paese della Nato. Le sue affermazioni hanno lasciato senza parole sia la padrona di casa che i numerosi telespettatori. Poi sempre più convinto del suo pensiero Orsini ha continuato a parlare del conflitto nel cuore dell’Europa.

Resistenza Ucraina e 25 Aprile
Sempre ai microfoni di CartaBianca, Alessandro Orsini ha aggiunto: “Noi italiani non possiamo seguire questi pazzi scriteriati. Oggi siamo di fronte alla ribellione delle elite nei confronti delle masse e perseguono interessi contrari a quelli delle masse. Ha ragione il Papa, siamo in mano ad un gruppo di pazzi. Io disprezzo Putin, come disprezzo anche Biden e Johnson. Stanno combattendo una guerra sulla pelle degli ucraini e rischiano di portarci ad una guerra mondiale”. Poi parlando della resistenza degli ucraini ha dichiarato: “Se paragoniamo la resistenza ucraina a quella dei partigiani in Italia, servono motivazioni molto forti affinché io non debba paragonare ai partigiani anche quello che hanno fatti i talebani contro gli Stati Uniti. Se il principio è che tutti coloro che resistono rispetto ad un invasore straniero sono come i partigiani italiani, allora anche i talebani che resistevano all’invasione americana sono come i partigiani”.