Carlo La Verde ucciso dal papà alla festa di compleanno nella villa di famiglia: “La lite tragica e il proiettile nell’addome”
Una tranquilla serata di festa si è trasformata in una tragedia senza precedenti a San Gregorio di Catania, dove un imprenditore sessantenne ha sparato e ucciso il proprio figlio di 23 anni. L’omicidio, avvenuto durante una festa privata, ha sconvolto la comunità locale e gettato un’ombra cupa su una serata che doveva essere di gioia e convivialità.
Secondo le prime ricostruzioni, la lite tra padre e figlio sarebbe scoppiata in modo improvviso e violento. Le cause precise del diverbio, che ha portato alla terribile escalation, sono ancora al vaglio degli inquirenti. Quel che è certo è che la discussione è rapidamente degenerata nell’uso di un’arma da fuoco, portata dall’imprenditore. L’uomo, dopo aver premuto il grilletto, non avrebbe tentato la fuga, rimanendo sul posto in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Sul luogo del delitto sono immediatamente intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Catania, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. I militari hanno sequestrato l’arma utilizzata per l’omicidio e stanno ascoltando i testimoni presenti alla festa, al fine di raccogliere elementi utili a fare piena luce su quanto accaduto. L’imprenditore è stato posto in stato di fermo e si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La salma del giovane è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale per l’esame autoptico, disposto dall’autorità giudiziaria. L’amico del ragazzo, presente alla festa, è rimasto ferito durante la sparatoria, colpito al tallone. Soccorso e trasportato al pronto soccorso, le sue condizioni non sarebbero gravi.
Il drammatico episodio ha scosso profondamente la comunità di San Gregorio, che si stringe nel dolore per la perdita del giovane e per la tragedia che ha colpito la famiglia. L’evento mette ancora una volta l’accento sul rischio dell’uso delle armi, anche in contesti privati, e solleva interrogativi sulla gestione della rabbia e dei conflitti familiari.
Le indagini, coordinate dall’autorità giudiziaria, proseguono per fare piena luce su un evento che ha distrutto una famiglia e gettato lutto sull’intera comunità. Si attendono sviluppi per comprendere appieno le motivazioni che hanno portato a questa inimmaginabile tragedia.