Caldo e coliche renali, l’urologo Mirone mette in guardia: “Ogni bicchiere d’acqua…”

Il caldo impressionante che sta colpendo l’Europa, Italia compresa, porta gli esperti a porre l’accento su rischi sanitari che, a volte, vengono sottovalutati  e tra questi troviamo proprio le coliche renali che sono fortissimi dolori addominali,  localizzati al fianco,  che esordiscono  improvvisamente.

Di solito, essi rappresentano la conseguenza della migrazione di uno o più calcoli nel sistema urinario e sono una delle complicanze più temute della disidratazione estiva.

Durante la stagione estiva, nonostante i duri moniti degli esperti, tendiamo a bere pochissima acqua o a tralasciare delle abitudini quotidiane che, se attuate costantemente, prevengono serie problematiche che possono arrivare a metttere a rischio la nostra stessa vita. Al giorno d’oggi, l’informazione, a portata di clic, permette di essere messi in guardia.

Come recita un famoso proverbio, “prevenire è meglio che curare” e sapere come si possono contrastare le coliche renali, serve proprio a evitare che l’organismo umano corra rischi, specialmente quando il caldo rovente, di suo, rappresenta un pericolo molto serio,  del quale non ci si libera facilmente, essendo solo all’inizio della stagione , funestata dall’anticiclone africano che sta portando una cappa di calore impressionante sull’Italia.

Il caldo e le coliche renali rappresentano un binomio  temutissimo  e l’urologo Mirone mette in guardia: “Ogni bicchiere d’acqua…” Vediamo insieme quali sono state, di preciso, le sue parole, dal momento che l’esperto  di dice esattamente cosa va fatto e cosa no.

Il Professor Vincenzo Mirone, urologo e Presidente della Fondazione Pro-Prevenzione e Ricerca in Oncologia, ai microfoni di  Adnkronos, ha precisato che le coliche renali si possono prevenire osservando le buone abitudini quotidiane.  Rappresentando una vera e propria emergenza della stagione estiva, le coliche renali vanno fronteggiate, in primis, bevendo con regolarità e per tutto l’arco della giornata.

Mirone dice: “Ogni bicchiere d’acqua può ridurre il rischio di formazione dei calcoli fino al 13%”.  Secondo l’esperto, ogni indivuo dovrebbe bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno, meglio se a basso contenuto di sodio, in modo da  facilitare il lavoro dei reni senza appesantirli ulteriormente

L’acqua da bere va distribuita, evitando  le lunghe pause di disidratazione, mentre, al contrario, il rischio di avere una colica renale aumenta quando si consumano bevande zuccherate e soft drink . Il caffè e  gli  agrumi, seppur in modo moderato, proteggono dal rischio di andare incontro a questa problematica.  L’idratazione  deve essere accompagnata  da una  dieta corretta,  limitando il consumo di  proteine animali,  sale e alimenti ricchi di ossalati, come spinaci, cioccolato e barbabietole.

Il professore, invece,   consiglia  di consumare  frutta e verdura,  in particolare mele, pomodori e limoni, ricche di acido citrico, adottando uno stile di vita attivo, con un’attività fisica regolare e  tenendo sotto  controllo il  peso corporeo…. passaggi  essenziali per la salute renale e per prevenire altre patologie renali.

La calcolosi urinaria  sta interessando sempre più persone, di età compresa tra  i 30 e i 50 anni, con un aumento dei casi tra le donne. Per quanto concerne la terapia, essa è molto variegata sulla base della gravità della patologia. Si va dall’impiego di   idratanti, antinfiammatori e farmaci alcalinizzanti,  a tecniche più invasive come la litotrissia extracorporea, l’ureteroscopia o la chirurgia robotica.