Cacciari: “Renzi doveva andarsene cinque anni fa”

“Doveva farlo cinque anni fa”. Così Massimo Cacciari commenta la scissione di Matteo Renzi dal Partito Democratico.

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, il filosofo sentenzia: “La responsabilità è interamente sua nel non aver capito che era un estraneo. Sulle macerie del Pd ha fatto un’Opa dall’ esterno: non apparteneva a nessuna delle culture confluite nel Pd e non ne proponeva una diversa. Voleva semplicemente rottamare il vecchio. Ma con la rottamazione non si costruisce una macchina nuova”.

Dunque, l’ex sindaco di Venezia spera che la nuova stagione dei dem possa funzionare, grazie alla leadership di Nicola Zingaretti: “Speriamo che grazie a questa mossa di Renzi, tardiva ma necessaria, il Pd si ricostituisca attorno alla leadership di Zingaretti, che certamente non è l’ uomo solo al comando e ha le capacità di creare un gruppo dirigente”. E nel futuro del Pd, seconda Cacciari, c’è una linea social-democratica.

Infine, l’accademico paventa un possibile triangolo politico tra Italia Viva, En Marche e Giuseppe Conte: “Renzi vuol fare Macron. I contenuti poi saranno quelli del suo governo, ispirati a un pensiero vagamente liberal. Che in Europa si possono incontrare con personalità come Macron, appunto. E in Italia con Conte. Un’ intesa politica tra Conte e Renzi sarebbe molto logica: sono molto affini”.