BUITONI-NESTLÉ, DISPOSTA LA CHIUSURA IMMEDIATA: 2 BAMBINI SONO MORTI

In un mondo sempre più frenetico, in cui c’è davvero poco tempo per dedicarsi ai fornelli, si opta, spesse volte, per cibi confezionati.

Nel doversi districare tra mille impegni quotidiani, la sola idea di non doversi scervellare su cosa mangiare a cena, ci rende la mente più leggera ma anche i più noti marchi nascondono delle insidie.

La cronaca, nazionale ed estera, ci ha spesso messo in evidenza il lato inedito dei cibi confezionati, tra cui le famosissime pizze della Buitoni-Neslè.

Fanno gola anche solo a vedersi, eppure, c’è una notizia che sta rimbalzando di sito in sito d’informazione, lasciando sconcertati i consumatori.

Se vi state chiedendo di cosa sto parlando, non vi resta che continuare a leggere la seconda pagina dell’articolo perché, posso assicurarvi, che resterete a bocca aperta.

Abbiamo più volte sottolineato quanto sia importante  la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare viene al primo posto in assoluto. E’ accaduto e continuerà ad accadere che dei prodotti vengano ritirati dal mercato per rischi alla salute umana. Intanto sta facendo discutere una clamorosa chiusura . Parlo dello stabilimento francese di Caudry, dove sono state prodotte le pizze Fraich’Up della Buitoni. Una decisione maturata dalla Nestlè a seguito di numerosi mesi di indagini che continuano tutt’oggi, dal momento che non si parla di un caso di poco conto ma di un’intossicazione da Escherichia coli che ha coinvolto 56 individui, tra cui due bambini piccoli che sono deceduti. 

Nonostante la maggior parte dei ceppi di Escherichia coli siano innocui, ne esistono tuttavia alcuni che mettono a rischio la salute umana causando disturbi di diversa gravità: crampi addominali, vomito, diarrea con sangue, fino ai casi più gravi che possono rivelarsi mortali, proprio come è successo in Francia nella primavera dell’anno scorso. Va precisato, per dovere d’informazione, che le pizze Fraich’Up non sono commercializzate in Italia per cui nessun allarmismo da parte dei nostri connazionali.

Sul giornale.it e su diversi altri siti che si sono occupati dell’accaduto, viene ripercorso da dove tutto ha avuto origine. I primi casi di intossicazione, si legge, riguardarono diverse regioni della Francia, tra cui l’Hauts de France, la Nuova Aquitania, i paesi della Loira e l’Ile de France. In tutto, 56 persone accusarono malesseri molto severi ma, due di loro, due bambini, a seguito dell’intossicazione da Escherichia coli, persero la vita. 

Le indagini scattarono immediatamente per far luce sulla vicenda, fino a quando si arrivò a constatare che a provocare il decesso erano state proprio le pizze Fraich’Up, ossia le pizze surgelate a pasta cruda, commercializzate in Francia dalla Buitoni. L’azienda fece immediatamente ritirare ogni confezione dal commercio e lo stabilimento venne chiuso per consentire interventi di rinnovo strutturali. Nel frattempo, in tanti hanno trovato la forza di denunciare, costituendo, con le loro testimonianze, prezioso materiale nelle mani degli inquirenti fino a quando, poco dopo, esattamente a maggio 2022, è stata aperta un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo e di lesioni colpose. Va detto che a dicembre 2022, lo stabilimento “incriminato”, ossia lo stabilimento di Caudry, riaprì i battenti seppure con una forte riduzione del personale.

Poco fa è arrivata la notizia definitiva: quella della chiusura di tale stabilimento, senza però compromettere il lavoro dei dipendenti che dovrebbero, stando a quanto si apprende, essere riassorbiti in altri stabilimenti adibiti alla produzione di prodotti del noto marchio. Attualmente si parla di ricollocamenti regionali, in modo da non allontanare i dipendenti dai luoghi in cui risiedono. L’ associazione sindacale CSE (Comitato Economico e sociale), che sta seguendo attentamente la vicenda, ha confermato la notizia della chiusura. Un colpo davvero forte per il noto marchio di prodotti da forno.