Brutta notizia per i pensionati: l’assegno perde l’1% a causa dell’inflazione. Il Governo Meloni lavora a nuovi aiuti

LE ULTIME NOVITÀ RIGUARDO PENSIONI E INFLAZIONE: ECCO DI QUANTO DIMINUIRANNO GLI AUMENTI IN BASE AL TASSO INFLAZIONISTICO

Tiene sempre banco il tema pensioni, uno dei punti cardine del programma elettorale del Governo Meloni: il neo esecutivo di centrodestra ha subito provveduto all‘aumento dei sussidi pensionistici adeguandoli al tasso di inflazione che, tra conseguenze della guerra in Ucraina e speculazione, è salito alle stelle. Tuttavia questi incrementi non sono come ce li si aspettava e il caro vita se ne sta “mangiando un pezzetto”. Cosa significa? Ecco cosa sta succedendo, come riportato da IlMessaggero.it.

QUANTO PERDONO GLI ASSEGNI PENSIONISTICI

Nel momento in cui si è deciso di “toccare” le pensioni, il Governo italiano e il Ministero dell’Economia avevano stimato (a novembre scorso) un tasso di inflazione pari al 7,3%, una cifra molto alta da cui però si è partiti per impostare la manovra 2023 e rivalutare le pensioni. Nel giro di poche settimane però, come purtroppo prevedibile, l’inflazione è cresciuta maggiormente arrivando ad oltre l’8%. Ciò comporta dunque che gli aumenti delle pensioni sono minori rispetto al previsto e che i pensionati perdono da subito l’1% sul quell’ “in più” che avrebbero percepito.

QUANTO SI PERDE E GLI SCENARI

La cifra a cui i pensionati dovranno rinunciare, a causa di questa forbice di 0,8% “mangiata” dall’inflazione, è di circa 12 euro al mese (140-150 euro l’anno) per i redditi più bassi e a salire per gli indennizzi più ricchi; si tratta di cifre assolutamente sostenibili e questa è senz’altro la buona notizia. Se, però, dovesse emergere una situazione di sofferenza prolungata per le famiglie, a quel punto il Governo Meloni potrebbe decidere di prendere in considerazione nuovi interventi: nel caso dei pensionati questi interventi potrebbero concretizzarsi nel recupero anticipato dell’eccesso di inflazione del 2022.