BOTTAZZI: “ATTENZIONE ALLA CARRIERA DI JANNIK SINNER PER L’INFORTUNIO ALL’ANCA”

Jannick Sinner è nell’olimpo, nonostante la sua giovanissima età . Il giovane fuoriclasse altoatesino, che ha trascinato l’Italia in Coppa Davis ed è stato il primo azzurro a conquistare gli Australian Open, è il numero 2 al mondo del tennis, con un passato da promessa dello sci. Una carriera davvero ricchissima, la sua.

Tutti coloro che lo incontrano ne parlano benissimo, descrivendolo come un ragazzo solare che, sul campo, non si smuove, portando sempre a segno il colpo. A soli 16 anni ha vinto il suo primo incontro in un torneo professionistico. Era il 31 gennaio 2018 e, poco dopo, il 12 febbraio, è entrato nella classifica mondiale, scalandola.

Inutile dirci che le emozioni che il campioncino, così come è stato ribattezzato per via della sua età, sono davvero uniche, indescrivibili anche perché l’Italia, con lui, ha sognato ad occhi aperti, ha esultato, dopo l’adrenalina e la tensione che hanno accompagnato i match. Insomma, c’è chi vede solo rose e fiori per Sinner.

Classe 2001, nato a San Candido, ai piedi del sentiero delle Dolomiti che si protrae verso le Tre Cime di Lavaredo, ha la passione per lo sci innata, cui è seguita quella del tennis che lo ha portato in alto, sino a diventare numero 2 del mondo.

Eppure Bottazzi ha esclamato di prestare attenzione alla carriera di Sinner a causa dell’infortunio all’anca.… parole davvero forti che destano l’apprensione dei fan del campione. Vediamo insieme cosa ha dichiarato

I tifosi, tutti coloro che hanno fatto i salti di gioia per le immense emozioni che ci ha regalato, sono in apprensione per Sinner, che, a causa di un problema all’anca che non passava, si è dovuto ritirare dal Masters 1000 di Madrid. I medici gli hanno consigliato di fermarsi e lui ha seguito saggiamente i loro consigli.

Ovviamente sono in tanti a chiedersi quanto l’infortunio sia stato grave e se la sua carriera finirebbe o meno a causa di un’intervento all’anca. A esprimere il suo punto di vista sul caso è stato Luca Bottazzi, ex giocatore e oggi docente universitario, cui è stato chiesto cosa ne pensa del ritiro del campione dal torneo di Madrid a causa dell’infortunio .

Bottazzi ha dichiarato: “Lui ha quasi sempre ragione, per cui ha fatto bene così perché la stagione sarà molto impegnativa. Se lui fosse andato in fondo al torneo di Madrid non avrebbe giocato Roma. Siccome lui vuole diventare numero 1 del mondo, ci sono due tornei che per lui sono sabbia nell’ingranaggio e sono quello di Roma e le Olimpiadi. Sono due tornei che gli rompono le palle. Il problema è che se si rompe non lo diventa. Lui anche conciato così avrebbe vinto tranquillamente Madrid, ma questo avrebbe comportato l’assenza al torneo di Roma e di Parigi perché si sarebbe frantumato”.

Il docente ha rimarcato che il tennis è uno sport caratterizzato da infortuni, sino al punto di doversi necessariamente fermare perché ci si rompe, nel senso fisico del termine. . Ma è grave o meno l’infortuno di Sinner all’anca? Bottazzi ha precisato di non conoscere quanto lo sia, ma spera che non si tratti di un problema all’anca collaterale, perché se si dovesse trattare di una coxartrosi Sinner avrebbe chiuso la carriera.

Secondo Bottazzi il campione avrebbe una carriera cortissima, diventerebbe il numero 1 ma poi scenderebbe immediatamente poiché un’atleta del livello, dinnanzi a patologie dell’anca, alcune delle quali molto invalidanti, subirebbe un duto affondo. Un numero 1 al mondo deve giocare una media di 80 match, vincendo tra i 70 e i 75:Sinner è già oltre le 30 partite e se dovesse vincere Roma e Parigi saremmo già oltre la media ma deve giocarne altre 40? e a questo, a detta del docente, comporterebbe una cosa: “Si rompe”. Per il momento, dopo il ritiro di  Madrid, Sinner si sta dando la possibilità di vincere a Roma, ragion per cui è prudente al massimo. “È una questione di grande strategia mentale quella di Sinner, ragiona come se fosse quasi predestinato alla leggenda. Insomma se la professionalità ha un volto, ha quello di Jannik Sinner. Poi ci sono le Olimpiadi che sono tutte da vedere, tant’è che lui ha già rifiutato di fare il portabandiera, dicendo che è più giusto che lo porti il vincitore di un oro olimpico”, ha chiosato Bottazzi.