BOSS SCARCERATI, SI DIMETTE ANCHE DIRETTORE DEL DAP: L’UNICO CHE NON SI DIMETTE È BONAFEDE

Anche Giulio Romano, direttore dell’Ufficio detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, si è dimesso dall’incarico. A riportare la notizia è il sito “poliziapenitenziaria.it”:

 

“Nella giornata di ieri ennesime dimissioni al ministero della Giustizia. Stavolta è toccato al direttore generale dei detenuti Giulio Romano. Non sono stati ancora resi noti i motivi ma, molto probabilmente, la vicenda è da ricondurre alla disastrosa gestione delle scarcerazioni dei boss e, prima ancora, alla famosa circolare che invitava i direttori delle carceri a segnalare alla magistratura di sorveglianza i detenuti ultra settantenni a rischio contagio. Peraltro, il Consigliere Romano si era insediato al Dap soltanto da tre mesi”.

Romano, sessant’anni, proveniva dalla Corte di Cassazione, dove rivestiva l’incarico di sostituto procuratore generale ed era stato anche magistrato di sorveglianza. E ha scelto una data simbolica per rendere note le sue dimissioni.

L’unico che non si dimette è il pagliaccio a cinquestelle. Cinquecento boss e ottomilacinquecento detenuti scarcerati, e il Ministro della Giustizia resta al suo posto. Dando in cambio alle peripatetiche renziane una sanatoria di massa di clandestini.

Con un governo del genere non si tratta, si abbatte.