Boom di contagi, il virus travolge milioni di italiani. Allarme: “Numeri mai visti, e non è finita”
La stagione influenzale appena conclusa passerà alla storia come una delle più aggressive degli ultimi anni, con numeri di contagi senza precedenti e un impatto significativo sulla sanità pubblica. L’allarme, lanciato da esperti e operatori sanitari, sottolinea l’urgenza di un cambio di passo nella prevenzione e nella comunicazione, per evitare che questa situazione diventi la norma.
Un’ondata senza precedenti:
I dati parlano chiaro: oltre 16,1 milioni di italiani sono stati colpiti da sindromi simil-influenzali, superando ogni precedente record. L’impatto è stato particolarmente marcato in tutta Europa e negli Stati Uniti, dove si stimano tra i 47 e gli 82 milioni di casi, con fino a 130.000 decessi.
Un mix virale complesso:
A sorprendere è stata non solo la quantità di contagi, ma anche la varietà dei virus circolanti. In Italia, l’analisi ha evidenziato una distribuzione equilibrata tra i principali ceppi virali: un terzo dei casi è stato causato da A/H1, un altro da A/H3 e il restante da virus di tipo B. “Questo mix ha colto impreparata una larga parte della popolazione, poco esposta a questi virus negli anni passati”, ha spiegato un esperto di igiene e sanità pubblica. A peggiorare la situazione, la circolazione parallela di altri virus respiratori, come rhinovirus e virus sinciziale.
Vaccinazione: il tallone d’Achille:
Gli esperti concordano: il vero problema è la scarsa adesione alle vaccinazioni stagionali. Nonostante gli appelli ripetuti, solo 1 italiano su 2 tra quelli a rischio si vaccina, e tra la popolazione generale il dato scende a 1 su 5. “Serve una comunicazione più incisiva e una pianificazione più efficace, già a partire dai mesi estivi”, sottolinea un noto infettivologo.
Antibiotici: l’uso improprio alimenta la resistenza:
Un altro nodo critico è l’utilizzo improprio di antibiotici, spesso assunti senza prescrizione in presenza di sintomi influenzali. “Un virus non si cura con gli antibiotici”, ricordano i medici, ma il messaggio continua a non passare. Questo comportamento, oltre a essere inutile, alimenta il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, con gravi conseguenze per la salute pubblica.
Ospedali sotto pressione:
L’influenza aggressiva ha messo a dura prova anche il sistema sanitario. Molte strutture hanno dovuto rimodulare i servizi e sospendere attività programmate, con i pronto soccorso in affanno e il personale sanitario sotto pressione. “Abbiamo avuto giornate in cui sembrava di essere tornati ai picchi della pandemia”, ha raccontato un operatore di un grande ospedale del Nord.
Il futuro: investimenti, informazione e un cambio di passo:
La stagione influenzale 2024/2025 ha evidenziato la necessità di un cambio di passo. Gli esperti chiedono investimenti, campagne informative più capillari e tempestive, e una gestione più efficace delle campagne vaccinali. Solo così sarà possibile evitare che ogni stagione influenzale diventi un’emergenza annunciata. La prevenzione, la corretta informazione e una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini sono fondamentali per affrontare le sfide future.