BIMBO MORTO A 2 ANNI DOPO UN POMERIGGIO AL PARCO GIOCHI: COSA È EMERSO

La tragedia del piccolo Nicolò Feltrin, morto dopo un pomeriggio al parco giochi trascorso assieme al papà, ha sconvolto tutta l’Italia. Ci sono troppi, troppi dubbi che aleggiano attorno a questo caso.

Dubbi che devono essere risolti perché Nicolò merita giustizia e verità, mentre tutta la comunità è raccolta nel dolore per la perdita del loro piccolissimo concittadino.

Avrebbe compiuto 2 anni il prossimo 17 agosto ma per il suo compleanno non ci saranno candeline, regali. Sono strazio, perché quest’estate sta portando via per sempre tanti bambini.

Nicolò è diventato un angelo, ha chiuso i suoi occhietti, ha salutato la dimensione terrena, nell’ospedale di Pieve di Cadore, dove gli era stato assegnato il codice rosso.

Da subito si è capito che le sue condizioni erano disperate, gravissime. E così, purtroppo, è stato perché questo splendido bambino se n’à andato poco dopo l’arrivo nel nosocomio. Ma cosa è accaduto?

Stando alla ricostruzione della tragedia, Nicolò, residente assieme ai genitori nella piccola frazione Codissago nel comune bellunese di Longarone, ha accusato un malore, le cui cause sono avvolte nel mistero. Per far luce sul decesso, la magistratura ha immediatamente aperto un’inchiesta. Il papà del piccolo, come atto dovuto, è stato iscritto nel registro degli indagati, mentre mercoledì verrà effettuata l‘autopsia sul  corpicino del bimbo, con la speranza che possa fornirci la causa della sua morte.

Una tragedia immane che si è consumata in pochissimo tempo. Nicolò, assieme al papà Diego, ha trascorso delle ore di spensieratezza e allegria al parco Sydney, proprio nella stessa area dove si trova l’abitazione della vittima, nel condominio di via 2 Giugno. Il nonno paterno Sergio, che non riesce a trattenere il dolore, ha cercato di ricostruire gli ultimi istanti di vita del nipotino. Dopo il pranzo, il bimbo ha iniziato ad accusare una malore, si sentiva stordito.

I genitori, preoccupati dal fatto che si stesse addormentando molto rapidamente, verso le 13:30, lo hanno caricato in macchina e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Pieve di Cadore. Una corsa disperata, nel tentativo di capire cosa stesse succedendo al loro bambino anche se, purtroppo, il destino sembrava segnato. In effetti, nonostante tutti i tentativi di rianimare il piccolino, non c’è stato nulla da fare. Nicolò ha chiuso i suoi occhietti ed è passato dal sonno improvviso alla morte. Il suo decesso è stato dichiarato alle 14.

Nel tentativo di capire cosa ha provocato la morte, i carabinieri, sin da subito, hanno perlustrato il parco in cui il bambino era stato a giocare con il papà solo poche ore prima e l’ipotesi più accreditata, per il momento, in attesa del riscontro dell’esame autoptico, è che il piccolo abbia potuto ingerire qualche sostanza tossica. Proprio allertati da questa paura, hanno perlustrato anche l’abitazione dove la famigliola vive.  Al momento, come atto dovuto, Diego, padre 39enne della vittima, risulta l’unico indagato nellinchiesta che la Procura di Belluno ha aperto per omicidio colposo. Per dovere di cronaca, si tratta di un atto dovuto, quindi solo per poter far luce sull’accaduto.

La svolta effettiva nelle indagini avverrà solo dopo l’autopsia, che verrà effettuata mercoledì dal medico legale, il dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro, nominato dal pm Simone Marcon . I due genitori di Nicolò, papà Diego, al momento unico indagato come atto dovuto, e la mamma Sofia, potranno nominare i loro consulenti. Ovviamente oltre all’esame autoptico, verranno effettuati esami tossicologici per capire quale sostanza che il piccolo, accidentalmente, ha ingerito, ne abbia potuto determinare il malore che gli si è rivelato fatale. Altri dubbi permangono e sono in attesa di risposta. Dove ha potuto mettere in bocca la sostanza? Nel parco o in casa? Gli inquirenti sono al lavoro, a ritmo serrato. Devono andare a fondo a quello che per ora è un giallo e capire se effettivamente il padre della vittima abbia detto tutta la verità. Un compito arduo per far luce sul tragico destino di Nicolò, la cui storia ha lasciato senza parole tutti noi.