BIMBO DI 4 ANNI UMILIATO DALLE MAESTRE: “NIENTE REGALO DI NATALE”

 

Una vicenda assurda, quella verificatasi in un asilo in Versilia, dove un bimbo di 4 anni è rimasto coinvolto in un triste episodio. I fatti risalgono a un po’ di tempo fa ma invitano ad una riflessione che non conosce limiti di natura temporale e spaziale.

Poco prima della chiusura per le festività natalizie, le maestre avevano pensato di consegnare ai loro piccoli alunni dei pensierini per il Natale, escludendone uno. Ebbene si, è accaduto proprio questo. Tutti hanno ricevuto un pensierino, tranne uno, il bimbo di soli 4 anni che è stato tagliato fuori per volere delle sue insegnanti, non ricevendo il regalo di Natale. 

Per giustificare il loro gesto che, permettetemi di dirlo, è indicibile, le maestre in questione hanno detto alla mamma del piccolo che l’esclusione è stata voluta per uno scopo ben preciso, di valore educativo. Dal momento che il bimbo non si era comportato bene in classe, lo hanno escluso dal regalo di Natale.

La donna, come avrebbe fatto forse chiunque nel veder il figlio trattato in quel modo, ha denunciato l’accaduto sui social, parlandone con la preside della scuola, che non sapeva nulla della questione, In men che non si dica, quello che è successo nell’asilo in Versilia è diventato virale e solo a quel punto, le maestre hanno ammesso di aver sbagliato.

Cosa hanno detto? “E’ stata una decisione sbagliata. In tanti anni di lavoro non ci siamo mai messe in una situazione di questo tipo“, per poi chiedere scusa. A mezzo stampa è riportato che verso di loro sono stati emessi provvedimenti disciplinari ma Pare che verso di loro siano stati presi anche provvedimenti disciplinari. Nel frattempo la mamma del bimbo ha deciso di cambiare scuola al figlio dopo la pausa natalizia ma  le maestre le hanno proposto di  aspettare,  cercando di salvare il salvabile. In che modo? Facendo finta che l’errore lo abbia commesso Babbo Natale che ha sbagliato a causa delle mascherine che portiamo al volto.  Il bimbo, intanto, non vuole più ritornare all’asilo in cui è stato umiliato. E voi, cosa ne pensate di questa storia? Ditecelo nei commenti, se vi va!