Bergomi in lacrime dopo Inter – Barcellona: non riesce a concludere il collegamento

L’Inter firma una delle imprese più memorabili della sua storia superando il Barcellona per 4-3 nella semifinale di ritorno di Champions League. Dopo il pareggio per 3-3 dell’andata al Camp Nou, la squadra di Simone Inzaghi ha messo in campo tutto il cuore, la lucidità e la determinazione necessari per piegare i catalani al termine di una sfida mozzafiato, risolta soltanto nei tempi supplementari.

I nerazzurri conquistano così il pass per la finale, la settima della loro storia nella massima competizione europea. Nel primo tempo i padroni di casa sono partiti con grande intensità, trascinati dal pubblico di San Siro. Dopo alcune occasioni mancate, è Lautaro Martínez a sbloccare il risultato al 21′ con una conclusione precisa in area.

Poco prima dell’intervallo, Çalhanoğlu raddoppia su rigore, spiazzando Ter Stegen e facendo esplodere lo stadio. Il doppio vantaggio sembra mettere l’Inter al sicuro, ma il Barcellona non è squadra da arrendersi facilmente. La ripresa vede un Barcellona trasformato. Eric García accorcia le distanze al 54’ sugli sviluppi di un corner, e sei minuti più tardi Dani Olmo ristabilisce la parità con un gran destro dal limite.

L’inerzia della gara cambia e all’88’ Raphinha firma il clamoroso 2-3 che qualificherebbe i catalani. Ma nei minuti di recupero Acerbi si fa trovare pronto su un pallone vagante in area e firma il 3-3 che manda la partita ai supplementari. Nel primo tempo supplementare, è Davide Frattesi a diventare l’eroe della serata: al 99’ si inserisce alla perfezione su assist di Taremi e con freddezza insacca il 4-3. L’Inter resiste e al triplice fischio può esplodere in festa.

A commentare la sfida con una telecronaca appassionante il classico duo formato da Fabio Caressa e Beppe Bergomi. L’ex nerazzurro, soprattutto, non è riuscito a contenere l’emozione: in lacrime a fine partita. Cosa è successo?

È stata una serata di calcio indimenticabile, di quelle che rimangono scolpite nella memoria di ogni tifoso. San Siro vestito a festa, 75.000 cuori nerazzurri pulsanti all’unisono, un Inter-Barcellona che già alla vigilia prometteva emozioni e che ha finito per superare ogni aspettativa.

In campo, i giocatori hanno scritto una pagina gloriosa della storia nerazzurra, ma anche fuori dal campo qualcuno ha vissuto una serata dall’intensità quasi insostenibile. È il caso di Beppe Bergomi, leggenda interista e seconda voce di Sky Sport, che ha accompagnato la telecronaca al fianco di Fabio Caressa. Al fischio finale del direttore di gara Marciniak, Bergomi non è riuscito a trattenere l’emozione.

Si è lasciato travolgere dal pathos del momento. I suoi occhi lucidi, la voce rotta, un attimo di silenzio carico di significato: un simbolo dell’interismo che si commuove, che vive ancora ogni partita come se fosse in campo, come se portasse ancora la fascia al braccio.

L’Inter ha fatto impazzire San Siro e ha fatto piangere anche chi, come Bergomi, ha visto e vissuto tutto ma non ha mai smesso di amare quei colori. In un calcio sempre più cinico e televisivo, quel momento di pura umanità ha ricordato quanto ancora sappia emozionare questo sport.

Non sono però mancate anche le polemiche. I tifosi neutrali hanno lamentato una telecronaca chiaramente troppo schierata e da tifoso di Bergomi, che si è lasciato andare troppe volte ad urli e schiamazzi. Comprensibile, però, vista la partita epica.

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