Bambini cattolici in ginocchio in moschea, scoppia la polemica

Ponte della Priula (TV) – Un’iniziativa educativa che promuove il dialogo interreligioso si trasforma in un acceso dibattito politico. È quanto accaduto a Ponte della Priula, nel Trevigiano, dove i bambini dell’asilo paritario, appartenente alla rete Fism (Federazione Italiana Scuole Materne), hanno visitato la locale moschea per una giornata di scoperta e conoscenza. La gita, che ha coinvolto tre classi, ha scatenato reazioni contrastanti, dividendo il mondo politico e accademico tra chi elogia l’iniziativa e chi la critica aspramente.

L’obiettivo della visita, come spiegato dalle insegnanti e dalla direttrice, era quello di far conoscere ai bambini la cultura dei loro compagni musulmani e di promuovere il rispetto reciproco. “Abbiamo molti bambini di religione islamica”, ha dichiarato l’insegnante Stefania Pillon, “e abbiamo voluto mostrare ai nostri alunni una realtà che fa parte del loro quotidiano”. La direttrice Stefania Bazzo ha ribadito la valenza educativa della scelta: “Vogliamo educare al rispetto e alla convivenza, senza cancellare la nostra identità”.

Durante la visita, i bambini sono stati accolti dall’imam Avnija Nurceski, padre di un alunno, che ha spiegato il significato della preghiera. La scuola ha definito l’esperienza “un momento bellissimo”.

Tuttavia, l’iniziativa non è stata accolta con favore da tutti. Il consigliere regionale Alberto Villanova, della Lega, ha definito la gita una “provocazione inutile”, e le foto dei bambini in moschea hanno suscitato critiche da diversi esponenti del centrodestra. “Scene che fanno gelare il sangue”, ha dichiarato Villanova.

La reazione politica è stata immediata. Il Partito Democratico, invece, ha espresso un parere diametralmente opposto. La deputata trevigiana Rachele Scarpa ha elogiato l’iniziativa, sottolineando l’importanza dell’educazione all’accettazione e alla comprensione. Il valore della multiculturalità, dunque, si pone al centro del dibattito.

Il mondo educativo e religioso ha espresso il suo sostegno all’iniziativa. La presidente Fism di Treviso, Simonetta Rubinato, ha ribadito la linea educativa della scuola, mentre Monsignor Dino Pistolato, già direttore della Caritas, ha sottolineato l’importanza del dialogo e della condivisione. “Dio non fa distinzioni qualunque sia il suo nome”, ha affermato Monsignor Pistolato.

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