Bambina di 5 anni, il tumore e la decisione di interrompere la chemioterapia: i motivi della scelta

La malattia che ha colpito la bambina di nome Sara è un neuroblastoma al quarto stadio, oppone resistenza anche alla chemio: i genitori insieme ai medici interrompono le cure e vogliono realizzare tutti i suoi desideri.

La bambina di 5 anni e la decisione per l’interruzione delle cure

Un tumore che l’ha colpita all’età di 3 anni e una recidiva nel mese di giugno. I medici dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna che la hanno in cura, insieme ai genitori, hanno deciso di sospendere il trattamento:

«Faremo passare tutto il tempo che Dio vorrà concederle facendola divertire e portandola nei posti che desidera».

E’ quanto racconta in un post il padre di Sara, una bimba di 5 anni di Faenza, affetta da un tumore giudicato oramai irreversibile.

Solidarietà e raccolta fondi

Si è riattivata la solidarietà attraverso la pagina Facebook ‘Il Babbo Natale dei bambini’ con la pubblicazione di una lista dei desideri di Sara: chiunque può contribuire ai sogni della bimba.

Tra cui essere una principessa in un castello per un giorno, sciare, coltivare fiori in un vivaio di fiori, andare a Disneyland, avere una festa con gonfiabili e tanti bambini con cui giocare, visitare lo zoo di Roma, visitare l’acquario di Genova, fare una vacanza al mare, andare a Gardaland, fare la modella per un giorno e indossare tanti vestiti, oltre ad andare a cavallo e in elicottero.

Come partecipare all’iniziativa per la bambina di 5 anni

Chiunque abbia la possibilità economica o materiale di poter realizzare i desideri di Sara può scrivere all’indirizzo mail: Ilbabbonataledeibambini@gmail.com indicando nome, cognome e recapito telefonico e scrivendo a quale desiderio si desidera contribuire.

In un secondo momento si verrà contattati dal volontario che segue Sara per capire se la proposta potrà essere realizzata.

Il volontario nell’annuncio chiarisce:

«Io per conto mio realizzerò già 4 suoi desideri che le avevo promesso da tempo. Tra questi, andare a cavallo e in elicottero. Se potessi fare tutto da solo, lo avrei già fatto, ma ho bisogno del vostro aiuto perché io sono una persona normale e non sono benestante, ma penso che l’unione faccia la forza».