Attentato al presidente Zelensky: cosa è successo, ci sono arresti

Ormai in queste settimane i media di tutto il mondo non fanno che parlare della grande crisi sociale che sta vivendo l’Ucraina, una crisi che sta preoccupando, e non poco, il mondo intero. Ed è proprio a causa di quanto sta accadendo che ad esempio stanno aumentando i prezzi delle materie prime e anche dei carburanti. Una situazione che viene tenuta sotto costante controllo dalle autorità internazionali, le quali stanno facendo di tutto per evitare il precipitare degli eventi.

In questi giorni anche la Chiesa Cattolica ha fatto sentire la sua voce, con il Papa che si è augurato una pronta risoluzione della situazione. Il Pontefice preghierà con tutto il mondo della Chiesa nella giornata del 25 marzo prossimo, mentre è cominciata la gara di solidarietà internazionale per accogliere chi in questo momento ha bisogno di trovare un posto più sicuro. Ma proprio al presidente dell’Ucraina , Zelensky, in queste ore è successa una cosa che ha fatto tremare il mondo.

Sventato attentato

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky stava infatti per essere ucciso da un gruppo di sabotatori. Si tratta della quarta volta dall’inizio della crisi che succede una cosa del genere, e che quindi viene evitato un attentato. A catturare il gruppo è stato il team tattici dello Sbu, il servizio di controspionaggio ucraino.

Secondo quanto si apprende si trattava di un gruppo già monitorato dallo scorso 19 marzo, e che si pensava prima o poi avesse agito. Come detto non è la prima volta che qualcuno cerca di uccidere il presidente Zelensky, che continua a incitare il suo popolo a resistere a questa crisi senza precedenti.

“I sabotatori sono stati arrestati la scorsa notte a Uzhgorod, vicino al confine con la Slovacchia e l’Ungheria: un team di 25 persone doveva preparare azioni sovversive sul territorio dell’Ucraina ed il loro obiettivo più importante era l’omicidio di Zelensky”– così ha riferito il sito internet Onet.