Andrea Sempio, tremenda ultim’ora da Garlasco
Andrea Sempio è tornato al centro della cronaca giudiziaria come nuovo indagato per il delitto di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. All’epoca ventenne, Sempio era un amico stretto di Marco Poggi, il fratello di Chiara, e frequentava spesso la loro casa.
Per anni rimasto sullo sfondo delle indagini, il suo nome è emerso più volte negli atti processuali, ma solo nel 2024 la Procura di Pavia ha deciso di iscriverlo formalmente nel registro degli indagati, aprendo un nuovo filone investigativo. A portare l’attenzione su di lui è stata una traccia fondamentale: la cosiddetta “papillare 33”, un’impronta palmare trovata nel 2007 sulle scale che portano alla taverna dove venne ritrovato il corpo di Chiara.
Solo con le moderne tecnologie questa impronta è stata associata con certezza al palmo destro di Andrea Sempio, elemento che lo colloca sul luogo del delitto in un momento compatibile con il delitto. A questo si aggiunge la presunta compatibilità tra il suo DNA e quello rilevato sotto le unghie di Chiara.
La nuova prova biometrica mina però la sua versione, aprendo uno scenario completamente diverso da quello delineato nei processi che hanno portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi. Gli inquirenti ora cercano di ricostruire tutti i movimenti e i contatti tra Chiara e Andrea nei giorni precedenti al delitto, esaminando anche testimonianze fino ad ora trascurate.
Il diretto interessato continua intanto a proclamarsi innocente e del tutto estraneo ai fatti, ma la sua assenza nell’interrogatorio previsto lo scorso 20 maggio alimenta i sospetti. E’ proprio di questi minuti una tremenda ultim’ora da Garlasco. Si mette male per Sempio.
Nella riapertura dell’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi a Garlasco, gli inquirenti stanno concentrando l’attenzione su Andrea Sempio indagato per la prima volta nel 2016 e oggi al centro di nuove indagini della Procura.
Oltre all’impronta palmare attribuitagli sul muro vicino al corpo, emergono anche diari e scritti sequestrati che lasciano intuire un interesse ossessivo verso Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, condannato in via definitiva nel 2015. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Sempio avrebbe espresso nei suoi appunti frasi inquietanti come: “Ho fatto cose così brutte che nessuno può neanche immaginare”.
Gli investigatori stanno analizzando il suo profilo psicologico con l’aiuto del Racis dei carabinieri, mentre una nuova perizia sulle tracce ematiche (BPA) potrebbe ridisegnare la dinamica del delitto. Alberto Stasi è stato ascoltato in Procura e ha dichiarato di non conoscere affatto Sempio, né che Chiara gli avesse mai parlato di lui.
I magistrati stanno esaminando anche vecchi post pubblicati da Sempio su Facebook durante le fasi del processo Stasi, ritenuti potenzialmente significativi per ricostruire il suo atteggiamento nei confronti dell’ex imputato. Le celle telefoniche e i tabulati esaminati finora mostrano che Sempio e la madre si trovavano nella zona di Garlasco la mattina del delitto.
Gli spostamenti rilevati tramite i cellulari sembrano compatibili con il racconto fornito da Sempio, anche se alcuni buchi temporali restano da chiarire. Infine, ha dichiarato di essere frequentatore abituale della casa di via Pascoli, e di non essere sorpreso dalla presenza delle sue impronte: “Lì dentro ho toccato di tutto, tranne la camera dei genitori”, ha affermato a Chi l’ha visto?. L’inchiesta potrebbe portare a nuove rivelazioni su uno dei casi giudiziari più controversi della cronaca italiana.