Altro che salvataggio, è un servizio taxi per trafficanti e mafia: video incastra gli scafisti di Sea Watch (video)

 

Roma, 20 gen – La Ong tedesca Sea Watch ha recuperato 47 immigrati al largo delle coste libiche. “Siamo europei! State seduti, state calmi!”. Sono le prime parole dei soccorritori rivolte ai passeggeri del gommone azzurro. Tutti sono stati salvati e portati a bordo. Ora la nave umanitaria è in attesa della comunicazione di un porto sicuro per lo sbarco. Giuseppe Borello, inviato della trasmissione Rai Cartabianca, era a bordo della Sea Watch e ha girato questo video:

Ma questa testimonianza, come ha scritto Francesca Totolo ieri sera in un post su Facebook, incastra la Ong perché “documenta involontariamente che il gommone, perfettamente funzionante, con a bordo i 47 migranti, non era alla deriva ma stava navigando tranquillamente. Questa è la prova che è stato un trasbordo, non un salvataggio. Potrebbe configurarsi quindi il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.”

Per chiedere il coordinamento dell’operazione e quindi il porto di sbarco degli immigrati, SeaWatch si rivolge via e-mail “direttamente all’Italia (MRCC Roma Corpo delle Capitanerie di Porto – GuardiaCostiera) e solo in cc della mail agli altri Paesi Ue”.

L’e-mail è titolata “caso confermato di SAR” (sigla che indica un caso di ricerca e salvataggio) ma dal video l’imbarcazione sembra tutt’altro che alla deriva…

Se il coordinamento delle operazioni non era stato autorizzato da Roma o La Valletta, è possibile che Malta e Italia non diano l’autorizzazione di sbarco. E del resto, le Ong non hanno assolutamente intenzione di riportare i carichi di clandestini in Libia.“Abbiamo appena concluso il soccorso di 47 persone da un gommone – scrive l’Ong sui profili social – Questa mattina @alarm_phone e #Moonbird avevano informato la nave e le autorità competenti di un possibile caso; #SeaWatch si è recata sul posto e li ha soccorsi. Ora sono tutti a bordo, al sicuro”.Di Cristina Gauri

Con fonte Il Primato Nazionale