Alluvione nelle Marche, il bilancio si aggrava: 8 morti e 4 dispersi, anche due bambini

Una bomba d’acqua (420 millimetri di pioggia in sole 2/3 ore, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile: la metà di quanto normalmente si registra in un intero anno nella regione) si è abbattuta sulle Marche nella notte tra il 15 e il 16 settembre, provocando l’esondazione del fiume Misa e trasformando le strade di molte città marchigiane in veri e propri torrenti di acqua e fango.

Ma l’alluvione che ha investito la regione del Centro Italia non ha provocato solo disagi, ma anche la morte di ben otto persone nella provincia di Ancona.

Ritrovata la madre, ancora disperso il figlio

È stata ritrovata la madre scomparsa dalla città di Barbara insieme al figlio. Del bambino, però, al momento non c’è nessuna traccia. Secondo le ricostruzioni dei soccorritori, la donna sarebbe rimasta bloccata insieme al figlio nell’auto investita dall’acqua.

Sarebbe riuscita a uscire dall’abitacolo portando il piccolo in braccio, ma una volta fuori sarebbe stata nuovamente travolta dal fiume di acqua e fango che ha invaso le strade.

La situazione nella zona è stata definita “drammatica e tragica” dal sindaco Riccardo Pasqualini, che in un post su Facebook scrive: “Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, è troppo pericoloso e a rischio vita“.

Alluvione nelle Marche, otto vittime ad Ancona

A pagare il prezzo più alto per la straordinaria ondata di maltempo che ha colpito le Marche è proprio la provincia di Ancona, in particolare le quattro città dove sono state registrate vittime: Ostra, Trecastelli, Senigallia e Barbara.

Preoccupano anche i territori lambiti dal fiume Misa, che nella serata del 15 settembre è esondato, e dal torrente Sanguerone, anch’esso esondato provocando smottamenti, black out e la caduta di diversi alberi.

Nella località di Sassoferrato sono numerose le persone rimaste bloccate ai piani più alti delle proprie abitazioni a causa degli allagamenti.

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, fa sapere che sta “seguendo dalla sala della Protezione civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l’evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l’azione di soccorso di tutti gli operatori. Sono momenti di estrema apprensione“.

Diversi fiumi sono straripati” prosegue il sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini. “L’acqua ha invaso le vie centrali del paese. Diverse zone sono già sommerse. La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio“.