ALESSIA PIFFERI, SPUNTANO LE CHAT CON UOMINI SPOSATI

 

Dall’analisi tecnica dei dispositivi elettronici della Pifferi si è scoperto come la 37enne si intrattenesse con uomini sposati.

Le conversazioni che sono spuntate nel suo smartphone sono inequivocabili e lasciano intendere un altro aspetto che ora gli inquirenti tengono in seria considerazione:

In questi scambi di messaggi spuntano anche le tariffe: “Una notte per 300 euro, 250 euro se più volte a settimana. L’importante che pagano bene e che siano in salute. Ho bisogno di soldi”. Era la stessa 37enne a proporre le proprie prestazioni a questi uomini, i quali accoglievano con un certo interesse le sue proposte licenziose.

Tra le chat che gli inquirenti hanno analizzato con maggiore interesse, spunta quella con il noleggiatore di una limousine.

Il 7 luglio del 2022 la 37enne aveva infatti affittato la vettura di lusso per una serata esclusiva sul lago di Endine con tanto di champagne e cena per due persone. L’uscita di 4 ore avrebbe messo nelle tasche della Pifferi ben 550 euro.

Intanto la difesa della 37enne intende puntare sull’incapacità di intendere e di volere della propria assistita, dimostrando la non volontarietà del reato commesso. In tal modo il reato potrebbe essere derubricato ad abbandono di minore, costandole appena da un minimo di 5 ad un massimo di 8 anni di reclusione.

Un tentativo della difesa della Pifferi che era facilmente prevedibile, ma che difficilmente la magistratura tenderà ad accogliere.

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