PICCOLA KATA, IL TREMENDO ANNUNCIO POCO FA: “ECCO DOV’È IL CORPICINO..”

 

Kata stava giocando nel cortile dell’ex hotel Astor di via Maragliano, a Firenze, quando di lei si sono perse le tracce. Gli inquirenti che si stanno occupando del suo caso, sono convinti che dietro la scomparsa della bimba peruviana, avvenuta il 10 agosto, ci sia la faida tra gli occupanti delle stanze dell’albergo. Sabato10 giugno, Kata è scomparsa dallo stabile, occupato abusivamente da 130 persone. In un video, ripreso da una telecamera su via Luigi Boccherini, della durata di 27 secondi, la minore sale le scale esterne dell’hotel entra al suo interno e vi esce di corsa poco dopo. Che qualcuno la stesse aspettando? Dieci minuti dopo la registrazione del video. la madre, rientrata da lavoro, non troverà più la sua Kata.

Che il clima all’interno dello stabile fosse teso, è cosa nota e l’attenzione di chi si sta occupando di sgarbugliare l’intricata matassa che ruota attorno alla scomparsa di Kataleya, si concentra su racket delle stanze dell’hotel e del tentato omicidio dell’ecuadoregno che, per sfuggirgli, si è lasciato cadere dalla finestra del secondo piano dell’edificio il 28 maggio, appena due settimane prima che Kata sparisse.

Gli inquirenti , come noto, hanno perlustrato lo stabile più volte, internamente ed esternamente, scoprendo un buco nella recinzione del giardino di un’abitazione che collega il cortile interno dell’ albergo occupato, ai box dei condomini, con uscita su via Monteverdi. Da questo buco, Kata, una bimba di soli cinque anni, poteva facilmente passarci ed essere rapita senza che nessuno se ne accorgesse, a causa della fitta vegetazione che impedisce di vedere i movimenti sospetti.

Ma c’è un’altra teoria davvero raggelante che sta prendendo sempre più piede. Parliamo di una notizia che, se confermata, farebbe davvero rabbrividire in quanto il corpicino della piccola Kata potrebbe essere stato gettato con un peso nelle acque del fiume Arno dal colpevole della sua uccisione oppure potrebbe essere stato gettato altrove, sempre dopo averle tolto la vita. Capiamo bene quanto queste ultime teorie, al vaglio degli inquirenti, sono davvero drammatiche, dal momento che, secondo le stesse, Kataleya non sarebbe più viva.

Un altro scenario è che la bimba sia stata venduta e portata all’estero per un traffico di esseri umani, anche se su questo punto indagano l’Europol e l’Interpol. I giorni intanto passano, così come stanno passando i mesi… già due senza che della minore si sappia più nulla. Certo, il tempo rema contro ma i genitori non perdono le speranze di riabbracciarla.

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