CASO SAMAN ABBAS, RECUPERATI I RESTI NEL CASOLARE

Il caso della scomparsa di Saman Abbas ci continua a tenere col fiato sospeso ma ormai pare che la svolta sia vicina.  Della 18enne pachistana si sono perse le tracce da Novellara, nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021.

Quello che, per pochissimo tempo, è stato ritenuto un allontanamento volontario, ha assunto tinte macabri: quelle di un omicidio con occultamento del cadavere, commesso dai suoi familiari.

Saman, innamorata di uno connazionale che vive in Italia, Saqib aveva rifiutato un matrimonio combinato con il cugino in Pachistan; un matrimonio deciso a tavolino contro il suo volere.

Proprio questa sua disobbedienza al volere dei genitori, l’ha portata nelle braccia della morte e si deciderà tutto nel processo che vede 5 imputati: il padre e la madre della 18enne, lo zio e due cugini.

Ma pare che la svolta sia sempre più vicina. Se pochi giorni fa vi avevo parlato dei resti rinvenuti dai carabinieri nei pressi di un casolare abbandonato, a 500 metri dalla casa in cui gli Abbas vivevano, ora quei resti sono stati dissotterrati. Vediamo cosa è accaduto .

Dopo il ritrovamento dei resti, si sono subito evidenziate le prima difficoltà, relative al terreno argilloso, al luogo impervio, al tetto pericolante del casolare. Un quadro complesso, quello in cui si è operato, senza sosta, fino a quando ieri sera, domenica 27 novembre, i presunti resti Saman Abbas,  sono stati dissotterrati,  liberati dalla tomba dove  la 18enne sarebbe stata sepolta dai suoi familiari. Il movente, come summenzionato, è il rifiuto del matrimonio combinato.

Dopo un’interminabile giornata di lavoro in cui si è cercato di lavorare in sicurezza e soprattutto, senza ledere in alcun modo quei poveri resti,  dopo un anno e mezzo, il cadavere è stato dissotterrato. Il corpo è stato portato in superficie attraverso un escavatore speciale con una larga lastra, per poi caricare la salma su un furgone della Croce Verde,

Il cadavere recuperato si trova, attualmente, presso laboratorio Labanof di Milano, diretto dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo. Non è stato affatto facile  riuscire a liberarlo dalle macerie, dalle erbacce, dal terreno argilloso, ma con la determinazione e il lavoro encomiabile dei vigili del fuoco, dei  carabinieri  e dei periti, tutto è andato per il verso giusto. Il corpo si trovava a circa un metro di profondità, in Strada Reatino di Novellara.

Cosa è accaduto nell’ultima notte di vita di Saman? Come mostrato da Chi l’ha visto? , nel corso della puntata di mercoledì sera, quel che ci rimane è ciò che le telecamere dell’azienda Bartoli hanno ripreso: Saman è con il padre Shabbar, e i due si avviano nei campi. Da quei campi la 18enne non farà più ritorno, massacrata per aver rifiutato il matrimonio combinato col cugino.

Nel corso gli scavi, sono emersi degli elementi che verranno analizzati dai Ris: un mozzicone di sigaretta, pezzi di tessuto e due bottiglie. Si tratta di oggetti importanti, in quanto potrebbero farci capire se appartengono ai 5 imputati o ad un’eventuale sesta persona che possa aver avuto un ruolo nella vicenda. Come sappiamo, l’esecutore materiale del delitto è lo zio Danish Hasnain che avrebbe indicato il luogo in cui scavare per recuperare in corpo. Forse siamo vicini ad una svolta. Il mistero riguardante a chi appartengano quei resti sarà risolto a breve.