Stato d’emergenza fino al 31 dicembre, la decisione di Mario Draghi: Italia in guerra, ecco cosa cambia

Il governo Draghi ha proclamato un nuovo stato d’emergenza per la guerra in Ucraina, mentre il 31 marzo finirà quello per la pandemia da Covid. Il primo, invece, durerà fino alla fine dell’anno. Ma le situazioni sono nettamente diverse. Lo Stato di emergenza per il Covid ha dato il potere di ordinanza al ministero della Salute e alla struttura commissariale di Figliuolo, quello per la guerra determina solo aiuti all’Ucraina e uno stato di pre-allarme per il gas e le procedure Nato. In Italia, per esempio, in questo momento sono in vigore diversi Stati di emergenza, per esempio per i terremoti che avvengono.

Lo Stato di emergenza per la guerra in Ucraina invece è meno invasivo, permette aiuti all’Ucraina e il rafforzamento del fronte orientale della Nato. Il governo ha così predisposto l’invio di armi e mezzi militari a Kiev e lo stanziamento di aiuti militari. Sono quindi in allerta l’Unità di crisi del ministero degli Esteri per la tutela degli italiani all’estero e la Protezione civile, che potrebbero intervenire sul suolo ucraino in caso di situazioni umanitarie più drammatiche ancora. C’è anche maggiore flessibilità nella gestione delle risorse energetiche. Prevista la riduzione del consumo di gas nelle centrali elettriche in Italia, in vista di un possibile razionamento.

 

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