Garlasco, lo sfogo dell’avvocato di Sempio Angela Taccia: “Questi giocano sporco”

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane donna uccisa nella sua villetta a Garlasco nel 2007, torna a far tremare l’Italia. A distanza di anni dalla condanna definitiva di Alberto Stasi, il fidanzato della vittima, una nuova svolta inaspettata, legata a una delle impronte ritrovate sulla scena del crimine, rimette in discussione le certezze acquisite e riaccende i riflettori su un caso che sembrava ormai chiuso.

La Procura di Pavia, guidata dai pm Fabio Napoleone e Stefano Civardi, ha annunciato un elemento dirompente: una delle impronte sul muro interno della villetta, classificata all’epoca come “l’impronta dell’assassino”, apparterrebbe a Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Questa rivelazione, comunicata nel tardo pomeriggio di martedì, ha scosso le fondamenta dell’inchiesta, gettando nello scompiglio la difesa di Sempio e riaprendo scenari investigativi inattesi.

La giornata era iniziata con un’altra mossa, questa volta strategica, della difesa. L’avvocata Angela Taccia, legale di Sempio, aveva consigliato al suo assistito di non presentarsi a un nuovo interrogatorio convocato dalla Procura, sfruttando un presunto vizio formale nella notifica. La Taccia, attraverso un post sui social network con un’emoji di un tigrotto e un riferimento criptico all’articolo 375 del Codice di procedura penale, aveva espresso sicurezza nella strategia difensiva, sottolineando la “guerra dura senza paura”.

La Procura, però, ha risposto con un colpo di scena che ha spiazzato la difesa. L’annuncio dell’impronta, che sembrava essere stata esclusa come appartenente a Sempio dalle precedenti indagini, ha colto di sorpresa l’avvocata Taccia, che ha reagito con rabbia e incredulità. “È pazzesco. Assurdo. Questi giocano sporco”, avrebbe dichiarato a caldo, secondo quanto riportato da Repubblica. La tempistica della rivelazione, proprio nel giorno in cui Sempio non si era presentato, ha ulteriormente alimentato la tensione e lo sconcerto.

La nuova svolta potrebbe avere conseguenze significative. Se l’attribuzione dell’impronta a Sempio fosse confermata dai nuovi accertamenti tecnici, la sua posizione passerebbe da semplice conoscente a possibile indagato, con nuovi elementi a suo carico. Questo scenario potrebbe rimettere in discussione la condanna di Alberto Stasi e sollevare dubbi sulla validità delle prove che lo hanno portato in carcere.

Il caso Garlasco, dunque, torna a essere un intricato labirinto di ipotesi e colpi di scena. La strategia social della difesa, che sembrava aver puntato sulla forma, si è rivelata azzardata di fronte alla sostanza della nuova rivelazione. Ora, l’attenzione è rivolta ai nuovi accertamenti tecnici, che dovranno stabilire se quell’impronta, definita una volta “l’impronta dell’assassino”, appartiene davvero ad Andrea Sempio. Solo allora la verità giudiziaria sull’omicidio di Chiara Poggi potrà compiere un ulteriore, forse definitivo, passo.

This website uses cookies. By continuing to use this site, you accept our use of cookies.  Per saperne di più