Garlasco, le tre telefonate di Sempio a casa Poggi: “Sapeva che l’amico Marco non c’era perché erano insieme prima della partenza”

Pavia – Il caso di Garlasco torna a infiammare i riflettori. A distanza di anni dalla tragica morte di Chiara Poggi, nuove indagini della Procura di Pavia riaprono vecchie ferite e rimettono sotto la lente d’ingrandimento i legami che ruotavano attorno alla giovane vittima. Al centro dell’attenzione, questa volta, è Andrea Sempio, amico storico del fratello di Chiara, Marco Poggi.

“Marco chiama quotidianamente Andrea, è distrutto per l’amico”, avevano dichiarato i legali di Sempio il 14 marzo, pochi giorni dopo l’esplosione delle nuove indagini. Un’affermazione che, però, sembra cozzare con un’altra verità, sussurrata tra i corridoi della Procura e riportata da fonti vicine a Marco Poggi: l’amicizia tra i due si sarebbe in realtà raffreddata da tempo.

Un intreccio di versioni

Domani sarà una giornata cruciale. Il procuratore aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano interrogheranno Andrea Sempio e Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara. Parallelamente, a Venezia, la pm Giuliana Rizza ascolterà Marco Poggi. Tre testimoni, tre versioni destinate a confrontarsi, con un’inedita strategia: interrogatori simultanei per evitare “contaminazioni” e fughe di notizie.

Un accorgimento che sottolinea la delicatezza del momento e la volontà degli inquirenti di vagliare attentamente ogni dettaglio. L’attenzione si concentra in particolare sulle chiamate partite dal cellulare di Sempio verso casa Poggi il giorno dell’omicidio, e sulle dichiarazioni contrastanti dei due amici riguardo alle loro frequentazioni.

Dubbi e contraddizioni

Nel verbale del 12 marzo, Marco Poggi ha ripercorso il suo legame con Andrea Sempio, sottolineando le estati passate insieme e le visite a casa sua. Tuttavia, ha anche smentito l’idea che la villetta di via Pascoli fosse un luogo di ritrovo abituale, affermando di preferire le case di altri amici. Dichiarazioni che contrastano con quanto affermato da Sempio nel 2017.

Le tre chiamate partite dal cellulare di Sempio verso casa Poggi il 7 e 8 agosto, mentre Marco era in vacanza, alimentano dubbi sull’effettiva frequenza dei contatti. Marco, inoltre, ha dichiarato di non aver ricevuto avvisi di chiamate perse, un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale.

L’amicizia sotto processo

La Procura si interroga: l’amicizia tra Marco e Andrea è sincera? O è una narrazione utile a difendersi dai sospetti? Le voci discordanti, le dichiarazioni contrastanti e il silenzio di alcuni membri del gruppo di amici di un tempo alimentano i dubbi.

In questo contesto, le parole dell’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, suonano come un monito: “Lo Stato ha consegnato ai Poggi una verità. Ma oggi quella verità non la difende.” Martedì, le versioni a confronto e i nuovi elementi emersi potrebbero decretare il crollo o la resistenza di quella verità. Il caso Garlasco, a distanza di anni, continua a tenere il fiato sospeso.

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