Vannacci smentisce la sinistra: “Altro che nuovo partito, resto con la Lega per cambiare le cose”
Archiviate le voci su un possibile nuovo partito, il generale Roberto Vannacci sceglie la Lega. L’eurodeputato ha annunciato di essere stato nominato vice segretario del partito, smentendo così le speculazioni che lo vedevano pronto a intraprendere una avventura politica solitaria. La decisione, rivelata in un’intervista a La Stampa, segna una svolta significativa nella sua carriera politica e conferma la sua volontà di operare all’interno di una forza strutturata e con una forte rappresentanza istituzionale.
“La Lega è l’unico partito sovranista italiano in grado di cambiare le cose nel mondo reale”, ha dichiarato Vannacci, motivando la sua scelta. Un messaggio chiaro e diretto a chi, negli ultimi mesi, lo aveva immaginato a capo di un movimento personale. Con l’ironia che lo contraddistingue, il generale ha anche smontato l’idea di un nuovo partito: “Mi sono fatto quattro conticini e negli ultimi 25 anni in Italia sono nati circa 150 partiti. Quanti sono sopravvissuti?”.
La nomina a vice segretario consolida la posizione di Vannacci all’interno del Carroccio, evidenziando il suo ruolo centrale nel futuro del partito, soprattutto in vista delle prossime sfide politiche. La sua scelta si inserisce in una strategia più ampia, volta a consolidare la presenza della Lega nei diversi livelli istituzionali e a promuovere un’agenda politica sovranista.
Remigrazione: una proposta concreta
Parallelamente al suo impegno nella Lega, Vannacci ha ribadito il suo sostegno alla causa della remigrazione. In un videomessaggio inviato al Remigration Summit, l’eurodeputato ha definito la remigrazione “una proposta concreta” finalizzata a “mettere al centro gli italiani e gli europei”.
Il messaggio ha offerto l’occasione per tracciare una netta linea di demarcazione tra destra e sinistra, concentrandosi sul tema della sicurezza: “È una battaglia di libertà e civiltà, di sicurezza, che è il vero spartiacque fra destra e sinistra”. Vannacci ha poi criticato la sinistra, accusandola di “parlare solo di accoglienza” e di “giustificare tutto col disagio sociale”, contrapponendo a questa visione la sua proposta di “ordine, legalità e tolleranza zero verso chi delinque”.
Un futuro segnato dalla Lega
La scelta di Vannacci di rimanere nella Lega e di assumere un ruolo di rilievo al suo interno rappresenta un segnale importante nel panorama politico italiano. Con il suo impegno nel partito e il sostegno alla remigrazione, l’eurodeputato si conferma come una figura di spicco, pronta a giocare un ruolo chiave nelle prossime sfide politiche, sia a livello nazionale che europeo.