In Europa, dei contagi stanno crescendo a vista d’occhio, in particolare tra i giovani e soprattutto nei periodi di maggiore mobilità e aggregazione, riguardando, peraltro, una patologia che da tempo non faceva così paura. Per via di una superficialità e mancanza di documentazione, alcuni dimenticano che anche patologie considerate non così allarmanti come un tempo, possono provocare complicanze gravi, anche in Paesi avanzati sotto l’aspetto sanitario.
Gli esperti, che si mantengono al passo con tutto ciò che accade sul fronte dei contagi, non smettono di lanciare dei moniti, proprio come quello che è stato fatto in queste ore da Matteo Bassetti, direttore delle patologie infettive presso il San Martino di Genova.
Queste le sue parole: “Il morbillo è ormai tornato endemico. Purtroppo è una patologia percepita dall’immaginario collettivo come semplice, l’influenza o il raffreddore ‘con i puntini’, diciamo, ma non è così. È una patologia seria, non facile da gestire e con tante complicanze”.
Matteo Bassetti ha proseguito: “Secondo i dati più recenti, il 2024 si è chiuso con 1.000 casi confermati a livello nazionale, e l’andamento del 2025 sembra purtroppo destinato a seguire lo stesso schema.“L’Europa è teatro del morbillo endemico e l’Italia non è risparmiata. Probabilmente anche quest’anno si chiuderà con un numero di contagi simile allo scorso”.
Il virologo ha precisato che da gennaio ad aprile di quest’anno ci sono stati tre casi di encefalite e un 25% di complicanze… dati che non possono essere bypassati. L’esperto ha chiosato :“Il morbillo è stato sottovalutato. Non si è capito quanto sia pericolosa una sua eventuale esplosione e poi non è facile da gestire”. Parole che fanno riflettere, le sue, che ci invitano a non sottovalutare la patologia.