Luigi Alva è deceduto a Mariano Comense (CO), a 98 anni. Con la sua scomparsa, se ne va via una delle voci più eleganti del Novecento lirico, punto di riferimento per il repertorio comico e di grazia sette-ottocentesco. Peruviano, nato a Paita nel 1927, Alva, muovendo i suoi primi passi nel panorama musicale del suo paese ,si è poi iscritto alla Scala di Milano, per imparare il canto.
Poco dopo, ha debuttato come Alfredo nella Traviata al Teatro Nuovo di Milano e nel 1955 è stato il protagonista dell’inaugurazione della Piccola Scala con Il matrimonio segreto di Cimarosa. Da li’ in poi, la sua è stata una carriera impeccabile, con un successo a dir poco clamoroso.
Tutti lo hanno definito come l tenore ideale per il repertorio di mezzo carattere, grazie a un timbro luminoso, una dizione limpidissima e una presenza scenica impeccabile e versatile. Tra le sue tante collaborazioni, quelle con Claudio Abbado per Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola.
Alva ha partecipato alla prima italiana de La piccola volpe astuta di Janáček alla Scala nel 1958, de La donna immobile di Malipiero (Piccola Scala, 1956 e 1959) e a di Maria Golovin di Menotti E’ stato un artista versatile, dalla tecnica sicura e da una musicalità spontanea che tutti hanno sempre definito come un gentiluomo del palcoscenico, uno capace di far sognare col potere della sua voce, regalando emozioni senza tempo al suo pubblico che così tanto lo ha adorato dal primo istante.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nel panorama musicale nazionale, poco ma sicuro, dal momento che artisti come lui lasciano un segno sempre nel cuore e non si possono certo dimenticare. Le nostre più sentite condoglianze.