Stangata per chi ha ristrutturato casa. Panico tra chi ha usufruito del Superbonus
Si preannuncia un nuovo capitolo nella saga del Superbonus, con il governo Meloni pronto a inasprire le maglie fiscali per coloro che hanno beneficiato delle generose agevolazioni statali per la ristrutturazione edilizia. La misura, definita da alcuni come “la rivincita di Giorgetti sul Superbonus”, si traduce in un obbligo di adeguamento delle rendite catastali per gli immobili oggetto di interventi finanziati con fondi pubblici.
L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha confermato l’intenzione di far scattare controlli a tappeto per verificare se i proprietari di immobili ristrutturati con il Superbonus abbiano regolarmente aggiornato la rendita catastale, un parametro fondamentale per il calcolo di Imu e imposte sugli atti di compravendita.
La rendita catastale, che rappresenta il valore di mercato dell’immobile, deve essere aggiornata ogni volta che vengono eseguiti interventi edilizi che ne incrementano il valore. In passato, molti proprietari, nonostante l’obbligo di legge, hanno omesso di comunicare la variazione, con conseguente mancato adeguamento delle imposte dovute.
La legge di bilancio 2024, in vigore dal 1° gennaio, prevede che l’Agenzia delle Entrate, attraverso liste selettive, incroci i dati relativi ai lavori eseguiti con il Superbonus con quelli delle rendite catastali. L’obiettivo è stanare i “furbetti” che non hanno adempiuto all’obbligo di aggiornamento.
Le sanzioni sono pesanti: per chi non ha dichiarato la nuova rendita, sono previste multe che variano da 1.032 a 8.264 euro. L’Agenzia delle Entrate invierà inizialmente una lettera di sollecito per regolarizzare la propria posizione. Ma in caso di mancata risposta, scatteranno le sanzioni.
“Verificheremo se chi ha usufruito del Superbonus ha comunicato la variazione della rendita all’Agenzia delle Entrate”, ha dichiarato il ministro Giorgetti, sottolineando che questa misura consentirà ai Comuni di aumentare le entrate. Si prevede, infatti, un incremento del gettito Imu, in un momento in cui il governo è impegnato a trovare risorse per finanziare la manovra economica.
La stretta fiscale sui beneficiari del Superbonus si inserisce in un contesto di tagli generalizzati alla spesa pubblica, con il ministro che ha annunciato “sacrifici per tutti”, ad eccezione del settore sanitario.