“Incredibile!” Il fratello di Papa Leone è in Italia: dopo 9 ore di volo, il commovente primo gesto
Un viaggio carico di emozioni e significato ha portato John Prevost, 71 anni, da New Lenox, Illinois, fino alla Città Eterna. La ragione? Un evento storico che ha sconvolto la sua vita e quella della sua famiglia: suo fratello, Robert Prevost, è stato eletto Papa, il primo Pontefice americano della storia, assumendo il nome di Papa Leone.
Il lungo volo transatlantico di nove ore non ha scalfito l’entusiasmo di John, giunto a Roma il 22 aprile. Visibilmente provato dal fuso orario, ma con gli occhi che brillavano di orgoglio, John ha varcato i confini del Vaticano per abbracciare il suo amato fratello.
Somiglianze Incredibili e uno Stile Familiare
Vestito in modo informale, con una giacca sportiva e occhiali simili a quelli del nuovo Pontefice, John ha subito catturato l’attenzione dei presenti per la sua straordinaria somiglianza con Papa Leone. Non solo i tratti del viso, ma anche i modi di fare, calmi e riflessivi, hanno rimarcato il legame di sangue. John è apparso rilassato ma determinato, pronto ad affrontare le intense giornate che lo attendono nella capitale italiana.
Accoglienza e Attesa: L’Incontro Privato è la Priorità
Accolto all’Ordine di Sant’Agostino, John ha brevemente parlato con la stampa, esprimendo la sua gioia e il desiderio di incontrare il fratello. “Non ho ancora avuto modo di incontrarlo, ma succederà presto. È una priorità per me”, ha dichiarato con la consueta gentilezza.
L’attesa per l’incontro privato è palpabile. “Magari ceneremo insieme o faremo una passeggiata. Ho tante cose da dirgli”, ha confidato con un sorriso carico di affetto, stringendo in mano una busta, forse contenente una lettera o un piccolo dono, simbolo del legame familiare che neanche il papato può spezzare.
Una Fratellanza che Trascende la Distanza
Il rapporto tra John e Robert Prevost è quello tipico di due fratelli cresciuti insieme tra affetto e condivisione. “Robert ha lasciato casa da giovane per rispondere alla sua vocazione religiosa, ma abbiamo sempre mantenuto i contatti”, ha raccontato John. Nonostante la distanza geografica e gli impegni religiosi, i due fratelli hanno sempre nutrito un legame saldo.
Conversazioni Intense e Orgoglio Palpabile
Nei giorni precedenti e successivi al Conclave, John ha avuto diverse conversazioni intense con il fratello, segno della fiducia e della vicinanza che li unisce. “Quando ho sentito pronunciare il suo nome come nuovo Pontefice, non ci credevo. È stato un momento indescrivibile. Vederlo affacciarsi dalla Loggia è stato come vivere un sogno”, ha detto con orgoglio palpabile.
Una Prospettiva Americana sul Papato
John è consapevole delle grandi responsabilità che gravano sulle spalle del fratello. “Essere il primo Papa americano significa essere al centro dell’attenzione mondiale. Non sarà facile, ma conosco la forza e la fede di mio fratello”, ha spiegato. Parole che rivelano sia fierezza che una certa apprensione fraterna per la nuova vita che attende Robert.
Ricordi d’Infanzia e la Speranza di un Legame Inalterato
John ha ricordato con affetto l’infanzia trascorsa a Chicago, in una famiglia semplice e laboriosa. “La nostra era una vita normale. Robert era sempre molto intelligente, gentile e profondamente credente. La sua vocazione si è manifestata fin da giovane”, ha raccontato.
Nonostante la portata storica del nuovo ruolo di Robert, John continua a vedere in lui il suo fratellino. “Papa o no, per me resterà sempre Robert. Spero solo che, dietro tutta la solennità e gli impegni, resti anche il fratello affettuoso che ho sempre conosciuto”.
Un Legame Indissolubile nel Cuore della Cristianità
Il soggiorno di John a Roma durerà fino al 18 maggio, giorno della cerimonia ufficiale di intronizzazione di Papa Leone. In questi giorni, John spera di ritagliarsi piccoli momenti di intimità con il fratello, al di là dei riflettori e del protocollo. Un gesto che dimostra come, anche nei ruoli più alti e solenni della Chiesa, il legame familiare possa restare saldo, vero e umano. Una fratellanza che neanche il trono di Pietro può offuscare.