“È grave”: Schlein, il durissimo attacco al governo

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha lanciato un duro attacco al governo Meloni, accusandolo di minare la democrazia e di tentare un boicottaggio del referendum previsto per l’8 e 9 giugno. Le dichiarazioni, rilasciate durante un’intervista mentre si dirigeva a Perugia per una manifestazione a sostegno del referendum, hanno acceso i riflettori sulla crescente tensione politica in vista della consultazione popolare.

Nel mirino di Schlein sono finite in particolare le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che avrebbe invitato all’astensione. “Il comportamento di La Russa è di una gravità assoluta,” ha dichiarato Schlein, definendo le sue parole un “attacco frontale alla Costituzione e ai valori democratici”. La segretaria del PD ha sottolineato come il voto rappresenti un diritto-dovere civico, e che “invitare a non votare significa minare alla base il patto democratico”.

L’attacco di Schlein non si è limitato al presidente del Senato. La leader dem ha puntato il dito anche contro la Rai, accusandola di essere “ridotta a un megafono del governo” e di negare “uno spazio adeguato al dibattito sul referendum”. Un’accusa pesante, che solleva interrogativi sulla neutralità e l’equilibrio dell’informazione pubblica.

Un altro elemento di preoccupazione, secondo Schlein, è il silenzio della premier Giorgia Meloni. “Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la premier e se condivide le parole del presidente del Senato,” ha detto Schlein. “Il suo silenzio non può passare inosservato.”

La segretaria del PD ha delineato quello che definisce un “disegno più ampio” del governo, volto a “delegittimare la partecipazione popolare”. Ha citato la “limitazione dei dibattiti pubblici” e la “gestione opaca della comunicazione istituzionale” come esempi di un presunto attacco sistematico al diritto dei cittadini di essere informati e di esprimersi liberamente attraverso il voto.

Di fronte a questa situazione, Schlein ha lanciato un appello alla mobilitazione civile. “Di fronte a chi vorrebbe svuotare le urne, dobbiamo rispondere con un’onda di partecipazione,” ha affermato. “Ogni voto è una voce che si alza contro l’arroganza di chi governa.” Schlein ha invitato i cittadini a non cedere all’indifferenza, sottolineando che “la democrazia non si difende da sola, ha bisogno dell’impegno e del coraggio di ognuno di noi.”

La posta in gioco, secondo la segretaria del PD, è la tenuta democratica del Paese. “Ogni volta che ci si allontana dalle urne, si lascia spazio a chi vuole decidere tutto da solo,” ha concluso Schlein. “Il voto è l’arma più potente che abbiamo per difendere la nostra libertà e la nostra Costituzione.”

L’intervento di Schlein evidenzia uno scontro sempre più acceso tra due visioni opposte della politica. Da un lato, la visione partecipativa e inclusiva del PD, dall’altro, un modello più verticistico e centralizzato del governo Meloni.

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