Papa Leone XIV, spunta il clamoroso dossier dal passato

“Habemus papam”.  Un annuncio giunto al secondo giorno di Conclave, ieri sera. Un annuncio che segna una significativa svolta nel mondo ecclesiastico in quanto per la prima volta,  è stato eletto un pontefice statunitense. Si tratta di  Robert Francis Prevost, divenuto papa Leone XIV, in un periodo indubbiamente complesso su tutti i fronti, da quello politico a quello religioso, sino a quello sociale.

Non è facile per nessuno fronteggiarlo e vi è l’esigenza di trovare un punto d’accordo tra la tradizione e l’innovazione, tra  la parte più conservatrice e quella più progressista. Prendere le redini di una Chiesa, così come Papa Francesco l’ha lasciata, non è facile.

Ogni nuovo papa  viene acclamato da alcuni, non ben accettato da altri, come del resto è sempre successo nella storia della Chiesa, mentre sul  web è caccia ad ogni aneddoto, relativo a Prevost,   anche quelli che possono essere ritenuti scomodi, pesanti, indigesti.

Se il richiamo alla pace e al dialogo, fatto da Leone XIV è molto bello ,saggio e profondo, questi buoni propositi, a detta di altri,  avrebbero delle ombre anche molto pesanti, come avrete modo di apprendere.

E’  spuntato un clamoroso dossier dal passato, riguardante  proprio Papa Leone XIV ma di cosa si parla?

L’elezione di Leone XIV  ha rappresentato, senza ombra di dubbio, una svolta nel mondo ecclesiastico, in quanto, per la prima volta nella storia della nostra Chiesa, un papa statunitense guida il mondo cattolico eppure non mancano le controversie e le accuse di chi vorrebbe gettare delle ombre sul passato del nuovo pontefice.

Il cardinale Prevost è stato eletto in un Conclave, di suo, molto complesso, caratterizzato da equilibri precari tra portati conservatori e progressisti, peraltro con un precedente non da poco, Papa Francesco, il quale ha segnato un’era di forte innovazione, distaccandosi considerevolmente dai suoi predecessori.  Leone XIV, proveniente dall’Ordine di Sant’Agostino, è stato a lungo missionario in Perù,  ed è considerato molto progressista su temi come l’accoglienza dei migranti, il cambiamento climatico e l’attenzione ai poveri.

Viene, al contrario, considerato più tradizionalista su questioni come i diritti delle persone LGBT+ e il ruolo delle donne nella Chiesa. Fatte queste premesse,  da alcuni dossier, che sono stati pubblicati  recentemente,  emergono accuse pesantissime nei suoi confronti.

Il nuovo pontefice viene accusato di aver coperto presunti abusi sessuali nella Chiesa e un pezzo,  scritto da Infovaticana.com , oltre a una lettera, pubblicata da “La Nuova Bussola Quotidiana”, hanno messo nero su bianco le accuse che tre donne hanno mosso. Esse sostengono di essere finite nelle grinfie di preti della diocesi peruviana di Chiclayo, tra il 2006 e il 2010, e che Prevost,  a loro dire, avrebbe avviato un’inchiesta,  senza adottare un provvedimento di sospensione nei confronti di questi sacerdoti che si sarebbero macchiati di simili reati ( tutto va preso con le pinze).

A questo primo dossier se ne aggiunge un altro, più recente, di marzo di quest’anno. Il suo contenuto è accusatorio, nei confronti di   Prevost, che avrebbe interferito  per evitare indagini civili o canoniche contro membri del clero. Queste pesanti accuse, rilanciate dallo  SNAP (Survivors Network of those Abused by Priests),  non sono state dimostrate ma gettano ombre sul passato del nuovo pontefice.

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