Pensioni Maggio 2025, ecco quando saranno pagate

Il sistema pensionistico italiano è da anni al centro del dibattito politico ed economico, sia per la sua sostenibilità finanziaria che per l’equità intergenerazionale. Attualmente si basa su un modello contributivo, in cui l’importo dell’assegno pensionistico dipende da quanto è stato versato nel corso della vita lavorativa.

Questo sistema, introdotto con la riforma Dini del 1995, ha gradualmente sostituito quello retributivo e mira a garantire un equilibrio tra contributi versati e prestazioni ricevute. Negli ultimi anni, le riforme più significative, come la vituperata legge Fornero del 2011, hanno innalzato l’età pensionabile e irrigidito i requisiti per il pensionamento anticipato.

Tuttavia, queste misure hanno anche generato malcontento tra alcune fasce di lavoratori, soprattutto quelli impiegati in mansioni usuranti o precarie. Per rispondere a tali criticità, sono state introdotte misure alternative come Quota 100 e Quota 103, che permettono l’uscita anticipata dal lavoro combinando età anagrafica e anni di contributi.

Tali soluzioni, però, sono spesso temporanee e finanziate con risorse straordinarie, lasciando aperta la questione di una riforma strutturale che sia al tempo stesso sostenibile e inclusiva. Un altro nodo riguarda le pensioni dei giovani: data la crisi occupazionale e la precarietà del mercato del lavoro, le prospettive future sono incerte.

Focalizzandoci invece sul presente, spuntano importanti novità in vista del mese di maggio. La domanda che molti si pongono è la seguente: quando saranno pagate? E’ stata appena comunicata la data: purtroppo ci sarà uno slittamento.

Si tratta di un semplice slittamento tecnico, senza conseguenze sull’importo della pensione, ma che richiede ai beneficiari di adeguare le proprie tempistiche per eventuali prelievi o controlli del saldo. Per chi ritira la pensione in contanti presso gli sportelli postali, è stato stabilito un calendario di pagamento scaglionato per evitare code e sovraffollamenti.

I pensionati dovranno aspettare un giorno in più per ricevere l’assegno di maggio 2025 a causa della Festa dei Lavoratori del 1° maggio, che comporta la chiusura delle banche e degli uffici postali. Invece del consueto pagamento del primo giorno del mese, l’accredito avverrà a partire da venerdì 2 maggio, primo giorno utile per le operazioni bancarie.

pensionati con cognomi che iniziano per A e B potranno recarsi alle Poste già il 2 maggio, mentre gli altri dovranno attendere nei giorni successivi, in base all’iniziale del cognome. Ad esempio, i beneficiari con lettere C e D potranno ritirare l’assegno solo nella mattinata di sabato 3 maggio, mentre chi ha cognomi dalla S alla Z dovrà aspettare fino all’8 maggio.

Il cedolino pensionistico, contenente i dettagli sull’importo netto, le trattenute IRPEF e le eventuali detrazioni, è già disponibile online. I pensionati possono consultarlo accedendo alla propria area riservata sul sito dell’INPS o controllando la casella di posta elettronica, se hanno attivato il servizio di invio via email. Si consiglia di verificare eventuali variazioni, anche se per maggio non sono previsti aggiustamenti significativi rispetto al mese precedente.

Per quanto riguarda gli importi, non ci sono novità: le pensioni di maggio corrisponderanno a quelle di aprile, con lo stesso metodo di calcolo. L’unica eccezione riguarda i trattamenti al di sotto del minimo INPS, che beneficeranno della maggiorazione straordinaria del 2,2%, già prevista dalla normativa vigente. Nonostante il leggero ritardo nell’erogazione, quindi, i pensionati non subiranno alcuna riduzione dell’assegno.

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