Trump – Zelensky, nessuno lo ha notato: il gesto col piede svela tutto

I solenni funerali di Papa Francesco, celebrati a Roma, hanno offerto uno scenario inaspettato per un incontro diplomatico di grande portata: il faccia a faccia tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Un evento che, per molti osservatori, segna un punto di svolta nelle relazioni tra i due leader e apre spiragli di speranza per una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina.

L’incontro, durato circa 15 minuti all’interno della Basilica di San Pietro, è stato descritto da entrambe le parti come “molto produttivo”. Secondo fonti ufficiali, Trump e Zelensky hanno discusso la possibilità di un cessate il fuoco completo e incondizionato, un primo passo cruciale verso una pace duratura. Zelensky ha definito l’incontro “potenzialmente storico”, sottolineando l’importanza di proteggere la vita dei cittadini ucraini e di prevenire ulteriori escalation.

Il linguaggio del corpo: una nuova armonia. Oltre alle dichiarazioni ufficiali, l’incontro ha offerto spunti interessanti per gli esperti di comunicazione non verbale. Patrick Facciolo, analizzando i gesti di Trump, ha evidenziato un “gesto antigravitazionale”, ovvero il sollevamento delle caviglie, indicativo di emozioni positive e disponibilità all’ascolto. Inoltre, lo sfregamento delle mani, associato alla gestione dello stress, suggerisce un coinvolgimento emotivo nell’interazione con Zelensky. Un netto contrasto con i precedenti incontri, caratterizzati da tensioni e violazioni della prossemica, che suggeriva una mancanza di armonia tra i due leader.

Un cambio di rotta? Questo incontro rappresenta un significativo cambiamento rispetto al passato. Le relazioni tra Trump e Zelensky, in precedenza, erano state segnate da momenti di tensione, in particolare durante la visita di Zelensky alla Casa Bianca. Il nuovo clima di collaborazione che si è respirato in Vaticano, con una comunicazione non verbale che suggerisce apertura e disponibilità, potrebbe indicare un cambio di rotta nelle strategie diplomatiche.

Reazioni internazionali e prospettive future. L’incontro ha suscitato reazioni positive da parte di altri leader internazionali presenti ai funerali di Papa Francesco. Emmanuel Macron e Keir Starmer hanno espresso sostegno alla posizione ucraina, mentre Ursula von der Leyen ha sottolineato l’importanza di costruire ponti per la pace.

Tuttavia, permangono divergenze significative. Trump ha suggerito che l’Ucraina dovrebbe considerare la possibilità di riconoscere la Crimea come territorio russo, una posizione inaccettabile per Kiev. Nonostante questa divergenza, l’incontro rappresenta un passo importante verso il dialogo e la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi futuri, sperando che questo nuovo clima di apertura possa portare a progressi concreti verso la pace in Ucraina. L’incontro in Vaticano, in questo senso, si configura come un segnale di speranza, seppur cauto, in un momento storico di grande incertezza.

This website uses cookies. By continuing to use this site, you accept our use of cookies.  Per saperne di più