28 milioni per i migranti e 0 euro per gli italiani poveri. Sindaco si ribella al governo.

L’Italia è un Paese che vive un periodo di difficoltà che dura, ormai, da un bel pò. Tanti gli italiani disoccupati o i licenziati che si sono tolti la vita.

Il governo, forse, davvero non può nulla? Le nostre casse sono così asciutte?

Ebbene, a quanto pare la domanda tormenta anche i singoli sindaci che si trovano a fronteggiare i disagi dei propri cittadini, senza avere i mezzi necessari per aiutarli.*

Una storia piuttosto sconvolgente arriva da Cairate, un comune in provincia di Varese: “Ha perso il lavoro, non ha più un euro per pagare affitto e bollette, ha uno sfratto esecutivo e per 28 anni ha pagato le tasse allo Stato. Dal quale ora non gli viene dato un centesimo.

Lo stesso Stato che ha appena emesso un bando di 28milioni di euro per chi volesse entrare nel business immigrati e gestire per 9 mesi un centro accoglienza in Provincia di Varese“.

Così il sindaco Paolo Mazzucchelli si scaglia contro il Governo dopo il caso di indigenza emerso nei giorni scorsi e preso in carico dai Servizi sociali del Comune.

“Perché lo Stato garantisce vitto, alloggio e pocket money da 2,50 euro al giorno ai richiedenti asilo e non fa lo stesso con gli italiani che si trovano in gravi difficoltà? Questo è razzismo al contrario.

Per mettere sotto protezione questa persona e non farla dormire sotto ai ponti, così come per sostenere la spesa di altri casi, anche di minori, che durante l’anno emergono nella loro gravità metteremo tutte le risorse economiche necessarie e non previste. I soldi però li dobbiamo prendere dalla strada che avevamo promesso di asfaltare e che non faremo, dal marciapiede che avevamo intenzione di mettere a posto e che non sistemeremo”.

“Poi la gente si arrabbia e punta il dito contro gli amministratori e ha ragione, perché la faccia ce la mettiamo noi. Mentre lo Stato si limita a restituire al nostro Comune 750mila euro annui, cioè solo il 3,5% delle imposte versate dai cittadini di Cairate. Però per la gestione da aprile a dicembre dei migranti nella sola nostra Provincia trova 28milioni. Non è polemica politica, ma matematica: il costo per circa 3mila richiedenti asilo in soli 9 mesi è pari a 38 anni di trasferimenti dallo Stato al nostro Comune” conclude furioso il sindaco.

I primi cittadini iniziano a ribellarsi alle iniziative governative e a discutere aspramente il mancato interesse dello Stato nei confronti dei propri cittadini.